La “Mente Ampliada” come corpo vivo del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare
Abstract
Tra i due riferimenti di Peter Brook (1968), con cui inizia e si conclude questa riflessione sul corpo del e nel gruppo, c’è quello spazio vuoto, creativo, indispensabile nel teatro come nel lavoro del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare. Sullo sfondo, la funzione contenitiva del gruppo come del coro nella tragedia greca. La riflessione sarà articolata attorno alle interdipendenze patogene e patologiche alla base delle trame relazionali in diverse famiglie (di un DSM romano e del Centro Ditem di Buenos Aires), per approdare al rispecchiamento metaforico e ai transfert e controtransfert multipli all’interno del gruppo. La teoria di J. E. G. Badaracco (1997; 2004) ed i riferimenti al mondo del teatro offriranno spunti per riflettere sull’esperienza clinica, permettendoci di approdare alla “mente ampliada” come elemento rappresentativo del corpo del gruppo.