Bion, Foulkes e l’empatia
Abstract
Cerco di dimostrare in sostanza come riuscire a far uso delle concezioni sia di Bion che di Foulkes per creare due vettori, che hanno punti di convergenza e che aiutano a scoprire la verità più profonda, che i gruppi così spesso cercano di nascondere a loro stessi. L’empatia, la comprensione, la compassione e la pietà continuano a richiamare la nostra attenzione. Gli esseri umani sono capaci di sperimentare ed agire sulla base di questi sentimenti, siamo anche capaci di annullare questi sentimenti, col risultato di diventare inumani, arroganti, capaci di azioni orribili verso gli altri, che cessiamo di considerare fatti della stessa nostra comune materia. Le esperienze di Bion nella prima guerra mondiale lo immersero nell’orrore della guerra di trincea e non cessò mai di attingere a quest’esperienza nella sua esplorazione dei primitivi processi psichici. Foulkes non subì tale trauma perché era al suo posto come telefonista, al di qua delle linee del fronte. Penso che le differenze nella loro esperienza di guerra siano significative per le loro contrastanti esperienze sugli individui e sui gruppi.