“Fantasie, miti e sogni a testimonianza della gruppalità psichica familiare”. L’autrice presenta il modo in cui le fantasie, i miti e i sogni siano strutture psichiche che appartengono all’inconscio individuale così come alla gruppalità psichica familiare, soprattutto per la loro universalità e in riferimento alle origini. Lavorano come organizzatori familiari, che circolano attraverso i legami familiari e indicano la natura, la forza e lo sviluppo di questi ultimi. Resi specifici dal mutuo scambio conducono all’interno dell’inconscio di due o più persone, compresi i bambini, i legami mostrano svariate modalità di funzionamento intersoggettivo. Il concetto di intersoggettività è relativamente recente in psicoanalisi e sembra essere illuminante rispetto alla gruppalità psichica familiare. Alcuni esempi clinici ci sono dati dalla terapia psicoanalitica familiare, in modo da illustrare come il gruppo risuona di fantasie, di miti e di sogni consentendo che vengano messi in comune e condivisi, in tal modo aiutano a costruire il senso del sé della famiglia e il suo contenitore psichico. Grazie ai movimenti di transfert e al controtransfert, il gruppo psichico-famiglia acquista produttivamente le sue competenze metaforiche, mitopoietiche e creative mentre gioca con queste strutture mentali. Continua a leggere