Perdere la testa
Come mai la psicoanalisi si interessa all’arte?
Nel suo saggio Civitarese ci pone di fronte a tale domanda proponendo un punto di vista in grado di stimolare l’interesse del lettore. L’autore suggerisce infatti un superamento della posizione freudiana classica, tesa a concentrare il focus attentivo sulla storia dei personaggi nonchè al raggiungimento di un’interpretazione “vera”.
Lo slancio innovativo di Civitarese è rintracciabile proprio nella possibilità di mettere in discussione l’“interpretazione vera” sostenendo che un’analista-critico debba potersi aprire alla moltiplicazione infinita delle letture possibili. Soltanto avvicinandosi in modo più libero all’opera d’arte si può favorire una maggiore permeabilità alle emozioni del testo.
Così come in seduta con il paziente, l’analista critico è più attento all’emergere di un fatto scelto che alla costruzione di una teoria interpretativa coerente. Continua a leggere