EscherIstituzioni

Perchè “¿ Authority ?” Osservazioni sul continuum autorità/potere

Abstract

Il titolo del lavoro fa riferimento a quello scelto dalla FEP per il congresso che avrà luogo a Berlino del marzo del 2016 (¿Authority?) e richiama i temi che erano stati scelti da Serge Frisch, Laurence Kahn e Leopoldo Bleger per un seminario da loro organizzato, sempre a Berlino, nel settembre del 2014 (Psychoanalysis in 2025). Le domande che sottendono queste iniziative sono numerose. Visti gli scopi di questo testo, mi limiterò a indicare il quesito che a me pare più interessante: cosa può offrire la psicoanalisi alla comprensione di un tema di grande rilevanza sociale come quello dell’autorità?
Il lavoro che segue prende le mosse da una serie di due ipotesi.
La prima suppone che autorità e potere non siano manifestazioni sostanzialmente dissimili, ma che costituiscano i poli di un continuum indissolubile. È difficile imbattersi in un’autorità del tutto sprovvista di potere, così come è raro che il

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MemoriaFuturo

Il rasoio di Wilfred. Leggendo Memoria del futuro di W.R. Bion

Abstract

L’Autore sostiene che Memoria del Futuro sia un testo che sviluppa con strumenti letterari la proposta di riforma concettuale formulata in Esperienze e nei gruppi e in Apprendere dall’esperienza. La continuità epistemologica fra i testi bioniani è intesa come una realizzazione, nel campo della psicoanalisi, delle precauzioni teoriche e delle preoccupazioni metodologiche che sono state caratteristiche del nominalismo e dell’empirismo: l’evitamento degli eccessi speculativi e la distanza ontologica fra oggetti e concetti. Continua a leggere

MagritteContenitore

Supervisione e consulenza psicoanalitiche: promuovere il contenimento e il sostegno nelle istituzioni

Abstract

La supervisione clinica dei casi, affiancata all’analisi personale e ai seminari teorico-tecnici (che insieme ad essa costituiscono il tripode classico del training), è una delle attività su cui si fonda la formazione degli psicoanalisti e degli psicoterapeuti. Da diversi anni, almeno in Italia, ‘supervisione’ è però anche il nome che viene dato a una pratica di lavoro di gruppo, a cavallo tra il compito formativo e quello consulenziale, che si svolge nelle istituzioni socio-sanitarie e che ha come destinatario non un singolo professionista, ma tutta l’équipe curante, un gruppo di lavoro oggi sempre più eterogeneo professionalmente e culturalmente, e sempre più spesso impegnato in un sistema a rete di servizi intercorrelati. Gli AA di questo contributo hanno sviluppato le Continua a leggere