MiroMente

L’incontro con l’altro nella relazione di coppia: il luogo della reciprocità

Abstract

La tesi che abbiamo perseguito in questo saggio vuole, appunto, mettere in evidenza le caratteristiche della “coppia” come uno dei luoghi privilegiati nel quale osservare le modalità attraverso cui i partner, in virtù di continui processi regolativi non-consci, giungono a far esistere una terza dimensione, un campo, la loro stessa relazione che in quanto oggetto proprio e condiviso, al confine tra il Sé e l’Altro, si costituisce come un terzo polo regolativo che può essere riconosciuto come proprio da entrambi i membri della coppia e restituire loro in tal modo un senso di coerenza interna. Continua a leggere

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Metodi basati sul folklore nell’interpretazione dei sogni

Abstract

Questo contributo si focalizza sull’affinità tra i sogni e le fiabe, individuabile attraverso l’uso di metodi derivati dalla letteratura popolare. Nel tentativo di definire punti di incontro tra letteratura e psicoanalisi, la tendenza più comune è stata quella di orientarsi verso l’interpretazione psicologica dei generi letterari. Il presente contributo descrive il processo opposto, in cui un prodotto mentale – il sogno – viene letto in un’ottica letteraria. Questo processo riflette l’assunto secondo il quale le interpretazioni letterarie e folkloristiche, che si focalizzano sugli aspetti estetici, collettivi ed universali dei sogni, potrebbero fornire un contributo importante, sia sul piano clinico, sia su quello teorico, offrendo un valore aggiunto rispetto all’interpretazione, che riguarda unicamente gli aspetti individuali. Continua a leggere

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Fantasie, miti e sogni come testimonianze della gruppalità psichica della famiglia

Fantasie, miti e sogni a testimonianza della gruppalità psichica familiare”. L’autrice presenta il modo in cui le fantasie, i miti e i sogni siano strutture psichiche che appartengono all’inconscio individuale così come alla gruppalità psichica familiare, soprattutto per la loro universalità e in riferimento alle origini. Lavorano come organizzatori familiari, che circolano attraverso i legami familiari e indicano la natura, la forza e lo sviluppo di questi ultimi. Resi specifici dal mutuo scambio conducono all’interno dell’inconscio di due o più persone, compresi i bambini, i legami mostrano svariate modalità di funzionamento intersoggettivo. Il concetto di intersoggettività è relativamente recente in psicoanalisi e sembra essere illuminante rispetto alla gruppalità psichica familiare. Alcuni esempi clinici ci sono dati dalla terapia psicoanalitica familiare, in modo da illustrare come il gruppo risuona di fantasie, di miti e di sogni consentendo che vengano messi in comune e condivisi, in tal modo aiutano a costruire il senso del sé della famiglia e il suo contenitore psichico. Grazie ai movimenti di transfert e al controtransfert, il gruppo psichico-famiglia acquista produttivamente le sue competenze metaforiche, mitopoietiche e creative mentre gioca con queste strutture mentali. Continua a leggere

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L’Inconscio interpersonale

Abstract

Questo articolo sostiene che l’inconscio non è di proprietà esclusiva del singolo, ma trova il suo fondamento nelle influenze interpersonali e nell’interazione. L’inconscio di ogni persona viene costruito congiuntamente dalla mente individuale e dall’intima l’interazione con gli altri così come dall’interazione più distante ma costante con il mondo sociale e la cultura in cui vive l’individuo. A sua volta, ogni individuo influenza costantemente il serbatoio inconscio comune in cui vive. Mostriamo anche che l’idea che Freud ha inventato l’inconscio individualmente dovrebbe essere modificata per evidenziare le molteplici influenze su di lui durante la scoperta dell’inconscio. Continua a leggere

MiroMente

Per una terza topica dell’intersoggettività e dell’individuo all’interno dello spazio psichico comune e condiviso

Abstract

La questione di una terza topica fu un tema forte dell’ultimo Congresso degli psicoanalisti di area francofona. Il dibattito che sta alla sua base conduce essenzialmente alle relazioni tra la configurazione del mondo interno di un soggetto e le relazioni ch’egli ha intrattenuto con i suoi primi altri, i genitori, la famiglia. Bisogna sottolineare che questo punto di vista teorico è focalizzato sulla pratica della cura individuale. Dal momento in cui il dispositivo psicoanalitico si estende a situazioni plurisoggettive, come il gruppo, la famiglia, la coppia e le istituzioni, lo spazio psichico che vi si sviluppa ha una realtà specifica, comune e condivisa fra i soggetti che compongono queste entità. Dalle mie prime ricerche sull’apparato psichico gruppale (Kaës,1976) ho iniziato a costruire una terza topica fondata sull’articolazione fra la realtà psichica comune e condivisa, il mondo interno del soggetto singolo e lo spazio del legame fra i soggetti. Questa terza topica è diventata necessaria per rendere ragione del modo secondo cui il soggetto si forma nell’intersoggettività come soggetto dell’inconscio, e della parte che questo soggetto prende nella formazione della realtà psichica comune e condivisa Continua a leggere

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Il luogo dell’Inconscio non é solo la mente individuale: modelli teorici a confronto

Il rapporto tra la configurazione del mondo interno e le relazioni interpersonali dell’individuo è oggetto di un ampio dibattito nel mondo psicoanalitico. Tale dibattito ha reso possibile aprire il lavoro clinico a nuovi settori d’intervento, nei quali l’oggetto non è più soltanto il singolo individuo, bensì le sue relazioni, con un genitore – nella psicoanalisi infantile – con il partner, con la famiglia – nella psicoanalisi di coppia o familiare, con i membri di un gruppo. Ciò ha implicato non solo la rilettura dei modelli e della teoria della tecnica, ma ha portato all’individuazione di una nuova tipologia di pazienti e un nuova visione della psicopatologia.

Nei modelli psicoanalitici attuali vi è, infatti, maggiormente l’idea di un rapporto più stretto tra il profilo del mondo interno (oggetti interni, sé, intersoggettività) e l’enactment sulle relazioni reali per cui le relazioni interpersonali divengono lo scenario su cui viene appoggiato il mondo interno (Person, Cooper, Gabbard, 2005). Questo aspetto è evidente nel rapporto tra organizzazione interna del genitore e relazioni con i figli, organizzazione interna del partner e relazione di coppia ed indubbiamente nei fenomeni che “si accendono” nei gruppi (Lieberman, Van Horne, 2005; Neri, 2005, 2007; Eiguer, Granjon, Loncan, 2006; Kaës, 2006; Fonagy, Target, 2007; Santona, Zavattini, 2007; Zavattini, 2006). Continua a leggere