SeuratAdolescenti

Premessa, “L’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti 2”

Il gruppo psicoterapeutico con bambini e adolescenti ha una caratteristica di fondo: è quella-messa in rilievo da Francois Sacco-nell’articolo d’apertura di questo secondo numero che dedichiamo al tema dell’adulto in queto tipo di gruppi – d’essere “l’incontro dell’adulto con partecipanti in età evolutiva”. Sacco ritiene che questa connotazione, determinante per questo tipo di gruppi, non sia scindibile da un ‘altra a cui lo psicoanalista e psicodrammatista di gruppo francese, ma italiano d’origine, tiene molto:il gruppo sarà anche il luogo dell’”incontro tra una sessualità evoluta e una sessualità in divenire”. Il punto di vista di cui Sacco si fa portatore ci sembra quello di chi guarda alla sessualità infantile non come a “una semplice tappa dello sviluppo” ma come al “fattore essenziale organizzatore della psiche” (Sacco, 2002). Continua a leggere

PieroSogno

La funzione problem solving dei sogni nei gruppi con bambini e adolescenti

Abstract

In questo lavoro vi riferirò due sogni :il primo narrato da un bambino di 10 anni e mezzo a un gruppo  che si riunisce da tre anni nel mio studio, il secondo da una bambina di un anno più piccola, partecipante allo stesso gruppo, che l’ha raccontato alla madre da cui Continua a leggere

Adulto

Presentazione del numero “L’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti”

Obiettivo del numero è mettere a fuoco  le caratteristiche della relazione  bambini-adulto, adolescenti-adulto nei gruppi terapeutici con soggetti in età evolutiva. Il taglio prescelto è  stato quello di alternare i punti di vista sull’adulto nei gruppi con bambini con quelli sull’adulto nei gruppi con adolescenti. L’articolo introduttivo (di Marco Bernabei) delinea  differenze di posizione dell’adulto e di relazione con lui nei due tipi di gruppi, evidenziando, in quelli con i bambini, anche la co-costruzione di un oggetto- adulto terzo da parte di membri e terapeuta. Pierre Privat  si cala nella relazione bambini-adulto  partendo dal primo incontro di un suo gruppo. Dominique Quelin s’interroga in particolare sul posto che può occupare  l’adulto terapeuta tra mo Continua a leggere

Adulto

La relazione con l’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti: specificità e differenze

Abstract

La relazione tra adulto e bambini o adolescenti all’interno di gruppi terapeutici è il tema centrale del presente scritto che pone in evidenza le differenti modalità di percezione dell’adulto terapeuta da parte di bambini o adolescenti all’interno del gruppo. Diverse considerazioni a riguardo traggono spunto dalla personale esperienza di relazione con partecipanti bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni e partecipanti adolescenti di età compresa tra i 14 e 16 anni. In particolare, l’attenzione si sofferma sul ruolo a Continua a leggere

Processi di costruzione dell’identità in adolescenza attraverso l’elaborazione delle differenze di genere in gruppo

All’inizio del mio lavoro con i gruppi di adolescenti le differenze di genere presenti nel gruppo,e la loro manifestazione da parte dei membri, mi si presentavano non solo come molto marcate ma anche come poco conciliabili tra loro. Maschi e femmine m’apparivano come due blocchi contrapposti con i loro stereotipi di genere difficilmente smontabili e integrabili. Un ponte tra i due generi divisi mi sembravano crearlo solo quei ragazzi che andavano scoprendosi un’identità di genere diversa da quella che avevano creduto di avere. Un ragazzo che arrivò a scoprire il suo orientamento omosessuale nel corso di un gruppo m’aiutò molto, come dirò, a metter meglio a fuoco i tratti che caratterizzavano di più l’identità di genere del sottogruppo femminile che nel contatto con questo ragazzo s’andavano precisando meglio. Con il passar degli anni le contrapposizioni che vedevo tra i due stereotipi di genere mi è sembrato s’andassero attenuando. Quando parlo del manifestarsi di differenze di genere in adolescenza e dell’affermarsi e consolidarsi in questa fase dello sviluppo di un ‘identità i genere faccio riferimento al termine nell’accezione datagli per la prima volta da Rober Stoller . Stoller faceva dipendere la costituzione di quello che chiamava “nucleo d’identità di genere” Continua a leggere

MatisseIcaro

Corpo tatuato e corpo infortunato: vicissitudini del controllo onnipotente sul corpo in adolescenza

Abstract

Il tatuaggio e l’incidente vengono visti nel lavoro come due polarità tra cui oscilla il tentativo di controllo onnipotente che ogni adolescente ritiene di poter esercitare sul proprio corpo. Viene evidenziato che quando quel che viene messo in primo piano è il corpo tatuato, a venir espresso è
una forma di controllo del proprio corpo, spinta fino alla colonizzazione della propria pelle. Quando a venir in primo piano è il corpo incidentato viene Continua a leggere

GiorgioneFilosofi

Sogni infranti-sogni in transito: una trasformazione narrativa delle “emozioni ignoranti”degli adolescenti

Abstract 

Lo scritto  mostra come il  gruppo con adolescenti possa esser utilizzato per fornire un spazio relazionale d’espressione e trasformazione, in modalità che riescono a diventare ,in  casi come quelli descritti, modalità narrative, alle emozioni quasi sempre ignorate e il più delle volte ignoranti(nel senso di non in grado d’esser raccontate)  di ragazzi di una scuola ad alto tasso di dispersione della periferia  roman Continua a leggere