Ai confini delle realtà. Alcune note sul rapporto tra realtà interna e realtà esterna nel “fare insieme”al paziente grave

Premessa

In più di venticinque anni di lavoro nei servizi pubblici, mi è sempre stato difficile tollerare una certa sensazione di scarto tra le esperienze cliniche reali e le teorizzazioni su progetti terapeutici realizzati o ancora da realizzare. Col tempo ho anche capito che se è proprio dell‟uomo fare di tutto per adattare i propri principi alla realtà, è comunque molto frequente cercare di adattare la realtà ai propri principi, soprattutto quando risulta difficile accettare la differenza tra la realtà per quella che si presenta e quella che vorremmo che fosse. E rendendomi conto che molto spesso sono gli affetti che creano la realtà, ho cominciato a sostituire alle mie iniziali pregiudiziali ideologiche una attenzione crescente alle emozioni che permeano ogni decisione clinica. Continua a leggere

I nuovi disagi della civiltà nell’epoca della crisi dei servizi pubblici (… come e se baciare il rospo, non sapendo se si trasformerà in principe)

“Ecco cosa serve il futuro: a costruire
il presente con veri progetti di vita!”
M. Barbery “L’eleganza del riccio”

Erano già alcuni anni che ascoltavo senza particolare attenzione la frase chiave della pubblicità di una famosa azienda di telefonia mobile: “Life is now!” e non ne capivo mai comunque il senso profondo. Chissà… forse perché attratto prima dalla avvenente modella australiana che ne era la testimonial fino a qualche tempo fa. Poi… forse perché preso dalle immagini di due famosi giocatori di calcio, imprevedibilmente simpatici nel prendere in giro se stessi e nel recitare copioni esili ma di indubbia efficacia umoristica.
Solo ultimamente, sull’onda delle letture preliminari per questo articolo, ho finalmente colto il senso profondo, illuminante e tragico insieme, del messaggio.“La vita è adesso”- come dire – goditela, vivila, sfruttala! Non c’è un passato a cui appellarsi, tanto tutto è cambiato. E (soprattutto) Continua a leggere

ComeSpecchio

In cerca di ‘Hyde’. Note su alcune trasformazioni nella stanza di analisi

Abstract

Gli category propongono una riflessione tra l’uso del film e del contesto della sala cinematografica con particolari aspetti del dialogo analitico. Attraverso la rilettura del racconto de “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde” di Robert Stevenson e cinque differenti versioni cinematografiche di quel racconto, il saggio cerca di indagare come il cinema abbia descritto quelle differenti e contraddittorie emozioni, provate di fronte a pazienti che si trasformano in seduta davanti all’analista. Tali reazioni richiedono sempre “una risposta dotata di spe Continua a leggere