Ai confini delle realtà. Alcune note sul rapporto tra realtà interna e realtà esterna nel “fare insieme”al paziente grave
Premessa
In più di venticinque anni di lavoro nei servizi pubblici, mi è sempre stato difficile tollerare una certa sensazione di scarto tra le esperienze cliniche reali e le teorizzazioni su progetti terapeutici realizzati o ancora da realizzare. Col tempo ho anche capito che se è proprio dell‟uomo fare di tutto per adattare i propri principi alla realtà, è comunque molto frequente cercare di adattare la realtà ai propri principi, soprattutto quando risulta difficile accettare la differenza tra la realtà per quella che si presenta e quella che vorremmo che fosse. E rendendomi conto che molto spesso sono gli affetti che creano la realtà, ho cominciato a sostituire alle mie iniziali pregiudiziali ideologiche una attenzione crescente alle emozioni che permeano ogni decisione clinica. Continua a leggere