“Un granello di sabbia in un’ostrica”. Recensione di Gruppo di Claudio Neri (1998) Londra e Philadelphia: Jessica Kingsley

Tradotto dall’italiano, 1995, da Trollope C.

ITALIANO – ENGLISH

Gruppo. Borla, Roma, (1995).
Le Groupe. Mànuel de psychanalyse de groupe. Dunod, Paris, (1997).
Grupo. Manual de psicoanlisis de grupo. Nueva Visión, Buenos Aires,(1997).
Group. Jessica Kingsley, London and Philadelphia, (1998).
Grupo. Imago Editora, Rio de Janeiro, (1999).

Ho iniziato a leggere questo piccolo volume nella serie InternationalLibrary of Group Analysis con interesse ed passione, imparando molto,riluttante a riporlo. In poco tempo mi sono trovata sovrastimolata, mentretentavo di aggiungere ed intrecciare concetti per me nuovi con ciò che stavogià scrivendo. Questo libro mi ha fatto pensare ad Continua a leggere

Psicoanalisi come percorso. Borgogno F. (1999)

La lettura del libro di Borgogno fornisce, in realtà, più percorsi, tracciati o solo indicati dall’autore e “ri-percorribili” e/o proseguibili e/o tracciabili, a propria volta, a titolo personale e creativo da parte del lettore.
In quest’ultimo caso, occorre una predisposizione a guardarsi dentro assai simile a quella testimoniata da Franco Borgogno nel proprio volume.
Un primo, evidente percorso, anche per un lettore che voglia restare al livello “superficiale”, è quello inerente il progresso storico della teoria e tecnica psicoanalitica, rivisitato dall’autore evidenziandone alcune tappe cruciali.
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Le psychodrame psychanalytique de groupe. René Kaes et al. (1999)

“Ciò che vuoi mostrare, ciò che non può fare segno e acquisire un senso, bisogna giocarlo e parlarne”.

La parola, il gioco e il gruppo: i tre cardini intorno a cui ruota l’esperienza dello psicodramma psicanalitico di gruppo. La parola, enunciatrice delle regole del gioco, lo istituisce e lo rende possibile. Il gruppo, nelle sua possibilità associativa, permette l’elaborazione di esperienze traumatiche e di movimenti pulsionali, “là dove la parola fa difetto”, secondo l’espressione dell’Autore. Lo scenario che ne deriva è la costruzione di uno spazio di figurazione che mette in moto il lavoro del preconscio.

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La dipendenza e il sé vulnerabile. La Terapia Dinamica di Gruppo Modificata per Dipendenti da Sostanze

Edward J. Khantzian Kurt S. Halliday William E. Mcauliffe

Ho iniziato la lettura di questo libro accompagnata da una certa diffidenza, derivatami dalla rassegnata convinzione che, ancora una volta, non avrei trovato, per me psicologo “in prima linea” in un Servizio Tossicodipendenze, un’analisi approfondita delle problematiche che si celano dietro l’uso delle sostanze stupefacenti né un aiuto concreto per il mio lavoro rispetto al trattamento di soggetti tossicodipendenti. Titolo e sottotitolo del testo erano, tuttavia, troppo seducenti e invoglianti la lettura e, dunque, ho iniziato le prime pagine che sono bastate a farmi decidere di continuare a leggere con progressiva curiosità ed interesse e di approfondire i temi trattati. L’approccio utilizzato si basa sull’affermazione che ovunque ci siano vulnerabilità psicologiche, gli individui sviluppano tratti caratteristici che Continua a leggere

Il gruppo spazio analitico

C. Rouchy (1998). Borla, Roma, 2000

“Il gruppo di analisi è la creazione di uno spazio nuovo che non può essere assimilato o ridotto a quello della psicoanalisi: il progetto è identico per quanto riguarda i processi inconsci ma questi non vi si manifestano nello stesso modo”. Questa breve citazione, tratta da uno dei primi capitoli, contiene in sintesi il programma del volume di Rouchy recentemente tradotto in italiano: collocare l’analisi di gruppo all’interno della psicanalisi e, allo stesso tempo, delinearne l’irriducibile specificità. Si tratta si un compito impegnativo, che viene affrontato nel corso del libro Continua a leggere