Le psychodrame psychanalytique de groupe. René Kaes et al. (1999)
“Ciò che vuoi mostrare, ciò che non può fare segno e acquisire un senso, bisogna giocarlo e parlarne”.
La parola, il gioco e il gruppo: i tre cardini intorno a cui ruota l’esperienza dello psicodramma psicanalitico di gruppo. La parola, enunciatrice delle regole del gioco, lo istituisce e lo rende possibile. Il gruppo, nelle sua possibilità associativa, permette l’elaborazione di esperienze traumatiche e di movimenti pulsionali, “là dove la parola fa difetto”, secondo l’espressione dell’Autore. Lo scenario che ne deriva è la costruzione di uno spazio di figurazione che mette in moto il lavoro del preconscio.