PieroSogno

Sogno o mito? Due forme e due destini dell’immaginario

Abstract

L’autore distingue due modalità dell’immaginario gruppale. Il primo è un immaginario esploratore, organizzato dai processi primari della rappresentazione dell’inconscio: il sogno. La seconda è una spiegazione immaginaria, che caratterizza uno sfondo fantasmatico ed il cui obiettivo è quello di creare un auto-rappresentazione comune e condivisibile da parte del gruppo: il mito. Sogno e mito lavorano al proprio livello attraverso lo stesso materiale di processi inconsci. Il mito agisce attraverso i processi terziari, che creano il collegamento tra il primario e il secondario, mentre il sogno è governato da processi primari. Le seguenti sono poi sviluppate: descrivono la funzione mitopoietica in gruppi (Kaës, 1976). Continua a leggere

MiroMente

Per una terza topica dell’intersoggettività e dell’individuo all’interno dello spazio psichico comune e condiviso

Abstract

La questione di una terza topica fu un tema forte dell’ultimo Congresso degli psicoanalisti di area francofona. Il dibattito che sta alla sua base conduce essenzialmente alle relazioni tra la configurazione del mondo interno di un soggetto e le relazioni ch’egli ha intrattenuto con i suoi primi altri, i genitori, la famiglia. Bisogna sottolineare che questo punto di vista teorico è focalizzato sulla pratica della cura individuale. Dal momento in cui il dispositivo psicoanalitico si estende a situazioni plurisoggettive, come il gruppo, la famiglia, la coppia e le istituzioni, lo spazio psichico che vi si sviluppa ha una realtà specifica, comune e condivisa fra i soggetti che compongono queste entità. Dalle mie prime ricerche sull’apparato psichico gruppale (Kaës,1976) ho iniziato a costruire una terza topica fondata sull’articolazione fra la realtà psichica comune e condivisa, il mondo interno del soggetto singolo e lo spazio del legame fra i soggetti. Questa terza topica è diventata necessaria per rendere ragione del modo secondo cui il soggetto si forma nell’intersoggettività come soggetto dell’inconscio, e della parte che questo soggetto prende nella formazione della realtà psichica comune e condivisa Continua a leggere

RembrandtPsicodramma

Il lavoro dell’intersoggettività nell’eleaborazione dell’esperienza traumatica attraverso lo psicodramma

Abstract

In questo articolo è descritto come l’elaborazione di un’esperienza traumatica massiva possa trovare sostegno e risorse nel processo psicoanalitico dello psicodramma di gruppo.
Le caratteristiche della situazione psicoanal Continua a leggere

Commenti al colloquio con Balbino

Abstract

L’interesse di un colloquio come questo sta nel confrontarci con un sistema interpretativo del sogno differente da quello che propone il modello che la psicoanalisi ha elaborato a partire dalla clinica della cura individuale. Il colloquio pone delle questioni che noi dob Continua a leggere

René Kaës – Intervento SIPP

a cura di Stefania Marinelli, Sergio Stagnitta, Walter Iacobelli, Marco Tramonte, Raffaella Di Donato

In questa sezione riportiamo l’intervento di René Kaës presentato alla SIPP e una breve introduzione della dr.ssa Rosa Romano Toscani.
Organizzato dalla Sezione Regionale SIPP – Lazio in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL RMA E ASL RME. Aula dell’Accademia di Arte Sanitaria – Ospedale Santo Spirito – Roma 13/11/1999

Introduzione

Rosa Romano Toscani

Le forme della violenza, il coraggio e la necessità di parlare di violenza, di entrare nel vivo e all’interno di un tema scottante che influenza gran parte dei comportamenti sociali. Recenti Congressi stanno cercando di approfondire e Continua a leggere

René Kaës – Lezioni Romane – Lezione del 12/11/1999

a cura di Stefania Marinelli, Sergio Stagnitta, Walter Iacobelli, Marco Tramonte, Raffaella Di Donato

Lezioni tenute presso la Facoltà di Psicologia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Cattedra di Teoria e Tecniche della Dinamica di Gruppo (prof. Claudio Neri)

Claudio Neri: Il lavoro di René Kaës si muove continuamente su due facce, una riguarda ciò che accade nel gruppo e l’altra riguarda che cosa questo implica nell’individuo, per cui si modifica la concezione che noi possiamo avere di esso. In questa lezione conclusiva ci parla di questo suo lavoro. Da rilevare è che il gruppo, il sociale e le gruppalità interne sono concetti trattati anche da altri autori, in Italia da Guido Napolitani.
René Kaës: Conoscete già una parte della problematica del gruppo interno, ieri ho presentato la formula di questo fantasma, questa formula generica può dunque svilupparsi in una azione attiva o passiva con la possibilità di una permutazione degli oggetti e delle persone della scena. Ho dimostrato ieri come il gruppo si costituisce a partire da un organizzatore psichico inconscio, uno di questi organizzatori e il fantasma che si sviluppa nel gruppo secondo questa formula. Ieri ho segnalato che per ogni partecipante questa formula generica è parziale. L’insieme della formula Continua a leggere

René Kaës – Lezioni Romane – Lezione Del 11/11/1999

a cura di Stefania Marinelli, Sergio Stagnitta, Walter Iacobelli, Marco Tramonte, Raffaella Di Donato

Lezioni tenute presso la Facoltà di Psicologia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Cattedra di Teoria e Tecniche della Dinamica di Gruppo (prof. Claudio Neri)

Claudio Neri : Quella di oggi è una lezione molto importante non soltanto per i suoi contenuti specifici, ma anche per la strategia che propone perché attraverso il concetto di alleanze inconsce noi passiamo da una visione del gruppo semplicemente riunito in quella certa stanza, ad una visione di un gruppo che può essere anche nello spazio, ma anche nel tempo, un gruppo formato da persone che appartengono a generazioni diverse, un gruppo di un’istituzione con persone che hanno compiti diversi, quindi il concetto di gruppo di cui parleremo oggi, che parte dal considerare le alleanze inconsce, ci porta a considerare dei gruppi che non sono più limitati tanto dallo spazio e dal tempo, di cui evidentemente le nozioni i concetti che sono stati estratti lavorando, nel laboratorio del piccolo gruppo a finalità Continua a leggere

René Kaës – Lezioni Romane – Lezione del 10/11/1999

a cura di Stefania Marinelli, Sergio Stagnitta, Walter Iacobelli, Marco Tramonte, Raffaella Di Donato

Neri: II dottor Kaës, fin dal inizio si è impegnato a costruire una psicologia di gruppo che non si confonda con la psicologia individuale, cioè a vedere come e in che modo il fatto di essere un animale sociale partecipante ad un gruppo, corrisponda ad un modo particolare di formarsi della mente e della personalità umana. Quest’approccio, che differenzia la psicologia del gruppo da quella individuale comporta delle difficoltà nella costruzione teorica poiché bisogna tenere conto contemporaneamente dei due versanti: da un lato dei fenomeni di gruppo, dall’altro della costruzione della personalità individuale, ma ha anche dei grandi vantaggi a partire dal presentarci una visione sia del gruppo che dell’individuo più ricca ed articolata. Altro punto molto rilevante, è che Kaës procedendo nella sua teorizzazione ha dovuto (in qualche modo) promuovere un cambiamento della teoria psicoanalitica, nel senso che evidenziando le caratteristiche del gruppo e distinguendole da quelle della mente individuale, ha dovuto rivedere alcuni concetti della teoria psicoanalitica. Quindi sono due cantieri aperti contemporaneamente su cui da un lato c’è la necessità d’aggiornamento e revisione della teoria psicoanalitica, e dall’altro c’è una nuova teoria del gruppo che si sviluppa. L’apparato pluripsichico gruppale, non è soltanto una costruzione che ci parla di come funziona un gruppo, Continua a leggere

sogno e gruppo

La trama polifonica dell’intersoggettivo nel sogno

Abstract

Le mie ricerche sullo sogno sono basate sull’ipotesi che si sviluppa nella struttura polifonica del interdiscusività. Questa ipotesi deva molto al lavoro di M.  Bakhtine e dei suoi seguaci. Bakhtine ha introdotto l’idea che la struttura letteraria si elabora all’incrocio di molte strutture, asi come la parola è una polifonia di molte scritture: quella dello scrittore, quella che tiene conto del destinatario, del contesto storico, etico e culturale. Sognare si forma nella Continua a leggere