Freud, Bion, Matte Blanco, Corrao e l’arco di Filottete
di Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini
ln “Freud, Bion, Matte Blanco, Corrao e l’arco di Filottete” Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini ci offrono un testo di notevole originalità che presenta una ricca ed articolata riflessione sul mito e sul suo utilizzo nella psicoanalisi duale e di gruppo.
Il titolo del libro convoca il parallelismo freudiano tra l’arco di Filottete, indispensabile per la conquista della città di Troia e la psicoanalisi come strumento per la conoscenza dell’inconscio. Il testo sottolinea la rilevanza e il valore del mito come forma del pensare la realtà. Le narrazioni mitiche, secondo gli autori, custodiscono infatti elementi strutturali della psiche, raccontando passioni, desideri, emozioni al di là del luogo e del tempo. Coinvolgendo ogni individuo e ogni collettività.
I padri fondatori della psicoanalisi vengono proposti nel testo per uno “scambio di oggetti mentali”. Il testo infatti ha l’intento di mettere insieme quattro esploratori della psicoanalisi, Freud, Bion, Matte Blanco e Corrao, attraverso la trama del mito rivolgendosi ad esso come ad un ponte, per connettere il pensiero conosciuto all’ignoto in via di essere scoperto, così come fece in origine la stessa psicoanalisi.
Il libro ci proietta in quella dimensione dove le parole sfumano nelle immagini delle vicende del mito ove è possibile il divenire del pensiero, risultato della mente creativa. In quella dimensione acronica e atopica ove dimora la bi-logica e dove è possibile “maneggiare” il mito che diviene quindi strumento dell’analista. Così come dice Lombardozzi nella prefazione: “Il mito, allora, all’interno di una concezione che lo riconduce ad una modalità di funzionamento psichico, può ritrovare una sua generatività sul piano della dimensione della cura, oltre che come forma di conoscenza.”
Altresì, al fine di mantenere viva e produttiva la mente, con questo testo gli autori ci accompagnano all’incontro con la funzione mitopoietica della mente, ancor prima che nella stanza di analisi, in noi stessi.
Lo stile e il linguaggio usato dagli autori oscilla tra il poetico e il sistematico, cosa che rende la lettura sognante e rigorosa al tempo stesso, coniugando il sentire con il comprendere. Rigorosità con la quale si promuove I’uso del mito in analisi e si sottolineano non solo gli aspetti positivi, ma anche i limiti e i pericoli di un uso non consono della “malta mitica”. In questo senso è opportuno e sicuramente utile il “bugiardino” presente nel libro all’uso del mito nel gruppo psicoanalitico.
Nell’introduzione gli autori ci fanno sapere che nello scritto, l’unico ordine è Ia sequenza cardinale dei capitoli. Se dapprima ci chiediamo come mai Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini ci tenessero a farcelo sapere, durante il corso della lettura del libro troviamo forse una risposta. Il testo è così stimolante per la mente ed il pensiero da produrre un effetto “caleidoscopio” {gr. καλός (kalós) “bello”, εἶδος (eîdos) “figura, forma”, σκοπέω (scopéo) “osservo”} e forse l’indicazione è stata fornita quasi come un avvertimento di segnaletica.
Il libro è veramente molto stimolante, si passa dall’essere attraversati dalle tante immagini che creano il “pluriverso” delle cinque varianti fornite del mito di Filottete, alla sensazione di essere entrati nel laboratorio in cui si studia il mito sin nei suoi elementi costituenti, nel capitolo dal titolo “Enzimi mentali e mito”. Fino ad osare il volo nell’ultimo capitolo per avere una visione “archeologica della mente” dei pazienti, condizione che per gli autori risulta essere necessaria per poter raccontare un mito in analisi.
Il libro esplica bene come il pensiero mitico, prende una forma più consistente nella dimensione del gruppo, e trova riconoscimento nel rito, che ne definisce i confini dei processi mitopoietici.
Nel testo si è preferito non riportare brani di sedute, cercando di: “evitare di trovare il clinico nel quotidiano, nel rito, nel banale, nel desueto poiché al mito appartiene il residuo, il ricordo non ricordato.” Ciò nonostante il mito ci stimola verso percorsi associativi assolutamente attinenti all’esperienza clinica.
In conclusione vorrei sottolineare ancora il grande lavoro fatto da Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini attraverso quest’opera scritta in modo elegante e ricca di sollecitazioni, che dovrebbe essere ritenuta fondamentale da chi è interessato al mito in relazione alla clinica e la ricerca in psicoanalisi.
Dalla quarta di copertina
Il testo descrive il mito e la sua funzione nella clinica psicoanalitica elencandone aspetti applicativi, di ricerca, di studio ed epistemologici. Particolare attenzione è rivolta all’uso differente del mito in analisi duale e in quella di gruppo, ai rischi, ai limiti e al pericolo di collasso mentale nell’utilizzo non consono della malta mitica. Il mito è per gli autori come un farmaco e come tale ha una posologia nella clinica. Infatti, prima di raccontare un mito, l’analista dovrebbe essere capace di osare il volo per avere una visione archeologica della mente dei pazienti.
Salvatore Sapienza è membro Ordinario con Funzioni di Training dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo. Dirigente Psicologo presso l’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Osp. per l’Emergenza Cannizzaro, Catania. Docente presso le Scuole di specializzazione dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG) e della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (SIPP). Segretario Scientifico Nazionale dell’IIPG. Autore di pubblicazioni scientifiche su Psicologia dello Sport, Psicologia Clinica, Psicoterapia HIV e AIDS, Psicoanalisi individuale e di gruppo.
Alessandra Tenerini è membro Ordinario con Funzioni di Training dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo. Docente presso la Scuola di Specializzazione dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo. Direttore scientifico della rivista dell’IIPG Koinos. Gruppo e Funzione Analitica. Autrice di varie pubblicazioni scientifiche su Psicoanalisi individuale e di gruppo.
Editore Armando Editore
Copertina flessibile
Pagine 159
Dimensioni 21 x 15 x 1 cm
Data di uscita 04/06/2018
EAN 9788869923784