FormeCircolari

Generazioni di analisti, generazioni di pazienti: la distruttività non simbolizzabile nella contemporaneità. Possibili strumenti relativi all’analizzabilità

Abstract

Questo articolo si pone nell’area di riflessioni intorno al disagio psichico contemporaneo, alla luce delle frequenti difficoltà nel lavoro analitico con i pazienti contemporanei e della pertinenza dei trattamenti analitici, dando una particolare attenzione alla distruttività e fornendo una ipotesi di lavoro con pazienti che presentano un deficit di simbolizzazione. Pare importante sviluppare aree di lavoro psichico non solo delimitate nella relazione fra due soggetti, ma diffuse nello stato mentale intergenerazionale di una o più generazioni, con l’ individuazione di un gruppo/stato mentale longitudinale fra differenti gradi di parentela. Inoltre questo contributo si pone in un’area che io immagino prima o attorno al trattamento psicoanalitico, anche se implica un pensiero analitico, senza il quale non avrebbe un proprio senso: questi temi vengono trattati dal vertice della distruttività, della desoggettivazione e della difficoltà alla simbolizzazione come condizioni incrementanti la dimensione traumatica della mente, in cui il trauma che il soggetto incontra può moltiplicarsi a partire da una propria distruttività non simbolizzabile o contenibile.

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