Gruppoanalisi di chi si occupa del morire
Abstract
La conduzione di un gruppo con pazienti terminali, carico di aspetti dolorosi, richiede un particolare sforzo da parte del conduttore. In particolare il terapista, per costruire la fiducia dei partecipanti a gruppi di questo tipo, deve rendersi disponibile come oggetto transizionale a causa della intensificata fame di oggetto e dei bisogni di dipendenza manifestati. D’altro canto la necessità di empatizzare con sentimenti così forti e dolorosi può rappresentare una sfida per il terapista stesso, attivando potenti reazioni controtransferali, quali paura di essere soverchiati, rabbia, negazione.
Se il terapista saprà affrontare questo delicato equilibrio il gruppo potrà fornire un prezioso aiuto per affrontare, ed integrare, i profondi e ambivalenti sentimenti inconsci evocati dal contatto quotidiano con la morte.