L’approccio psicoanalitico dell’osservazione del neonato nella famiglia cosa fornisce al gruppo?
Abstract
L’autore spiega perchè l’osservazione del neonato nella famiglia, secondo il metodo di Esther Bick, rappresenta una risorsa per il lavoro associativo e la psicanalisi gruppale.
Illustra innanzitutto i differenti tipi di osservazione, per situare poi questa procedura al fianco di un processo soggettivante e ricorda l’importante ruolo dell’osservazione nella clinica istituzionale.
Presenta in seguito questa particolare formazione analitica, che segue la nuova concezione di M. Klein riguardo l’origine del transfert e le prime relazioni oggettuali infantili. I differenti tempi costituenti questo metodo, quello della trascrizione a posteriori di ciò che si è osservato e quello del lavoro associativo dei vari punti di vista durante una tavola rotonda, sono anch’essi al servizio del posizionamento che l’osservatore dovrà effettuare all’interno di una famiglia in cui è appena nato un figlio.
Illustra infinite le difficoltà di contenimento che deve affrontare l’osservatore e quelle riguardanti il lavoro in tavola rotonda, con qualche estratto di situazioni d’osservazioni che provocano forti scissioni emozionali.
Tradotto dal francese da Maria de Giorgi