Schegge suicidali. Rottura e ripresa nella struttura dell’esperienza nelle crisi adolescenziali
Abstract
L’articolo affronta la problematica del rischio suicidale, in adolescenza, come esperienza limite ed espressione del blocco affettivo ed esperienziale. Il concetto di vulnerabilità, assunto come paradigma del pensare terapeutico, orienta il progetto di cura. Il gruppo è un setting elettivo in queste situazioni. Lo spazio gruppale è, a tutti gli effetti, uno spazio di “latenza terapeutica” per i conflitti più acuti e, in quanto tale, predispone la costruzione di un “filtro” sano tra mondo interno e mondo esterno. Il processo di soggettivizzazione dell’adolescente è un processo doloroso e la vulnerabilità del Sé, incrementata dal sentimento della vergogna e dell’umiliazione, trova nel campo gruppale nuove possibili e significative identificazioni funzionali al superamento del vissuto del limite come esperienza di colpevole annichilimento