N.26 – Pubblicato nel 2011 – a cura di Silvia Corbella, Stefania Marinelli, Paola Russo. L’impianto geometrico e il linguaggio scritto tendono a dissolversi, a perdere contorno e definizione per evocare un universo emozionale. Il racconto resta come tessitura grafica e significante, lontana da uno specifico referente convenzionale. Al piombo del supporto, materia spenta, pesante e opaca, si contrappongono la luce dell’oro e la vitale intensità del rosso. L’opera documenta la coesistenza di correnti di affetti contrastanti, individuando un percorso alternante che promuove lo scambio interiore tra regioni mentali rigorose e astratte e livelli primitivi, arcaici e somatici di espressione.