PieroSogno

Sogno o mito? Due forme e due destini dell’immaginario

Abstract

L’autore distingue due modalità dell’immaginario gruppale. Il primo è un immaginario esploratore, organizzato dai processi primari della rappresentazione dell’inconscio: il sogno. La seconda è una spiegazione immaginaria, che caratterizza uno sfondo fantasmatico ed il cui obiettivo è quello di creare un auto-rappresentazione comune e condivisibile da parte del gruppo: il mito. Sogno e mito lavorano al proprio livello attraverso lo stesso materiale di processi inconsci. Il mito agisce attraverso i processi terziari, che creano il collegamento tra il primario e il secondario, mentre il sogno è governato da processi primari. Le seguenti sono poi sviluppate: descrivono la funzione mitopoietica in gruppi (Kaës, 1976).
Il mito si verifica dopo un disastro come la rappresentazione di riparazione dell’ identità del gruppo. La creazione e l’espressione del mito generano contenuti di  pensiero a partire da una fonte di angoscia e di non-pensiero. Essi hanno quindi un valore di rifondazione dell’origine, dell’ordine del mondo e dei suoi scopi.
Il mito agisce come un “sostituto” dell’attività onirica. Esso si configura anche come un sistema meta-interpretativo del sogno. Il mito funziona come una predisposizione significativa utilizzata dal preconscio. E ‘in questa luce che si può meglio discernere la differenza tra il lavoro onirico e il lavoro del mito, tempo del sogno e il tempo del mito.

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