Articoli

CarnevaleQuaresima

La formazione degli operatori

Abstract

L’homo sapiens sapiens ha ereditato un enorme potenziale genetico, selezionato nel corso di moltissimi anni, che si è rivelato indispensabile per la sua sopravvivenza, ma che talvolta manifesta alcuni aspetti vestigiali, inutili o anche fastidiosamente ingombranti, determinando una sorta di dissonanza, un mismatch evoluzionistico. L’aggressività è uno di questi aspetti potenzialmente problematici eppure se ben indirizzata può diventare una risorsa e non sfociare necessariamente in violenza e distruttività, divenendo piuttosto una modalità di adattamento efficace in contesti di civiltà. L’uomo si è evoluto anche per poter portare il conflitto a livello simbolico, esprimendolo ed agendolo attraverso la competizione, ponendo così un argine alla violenza.

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ANCESTRALSTORIES

Facilitare il cambiamento: i confini e la dialettica della natura umana

Abstract

L’autore esamina i rapporti tra l’individuo,la natura e l’impermeabilità’ dei confini della specie. L’individuo si relaziona alla famiglia e d alla comunità , cioè ad un insieme di individui da cui deriva la propria integrità , e la consapevolezza di sé . Espandere i confini e’ una via per Continua a leggere

Migrazioni

Il rifiuto dello straniero come specifica modalità difensiva nei gruppi e sintomo istituzionale: un caso paradigmatico

Abstract

Viene presentato quanto è successo a Padova, tra una scuola elementare e un CTP per l’educazione degli adulti e l’alfabetizzazione degli stranieri, dopo 14 anni di convivenza, apparentemente libera da conflitti, nello stesso edificio scolastico. Tale vicenda paradigmatica, offre lo spunto per discutere, il concetto di livello etnico di funzionamento della mente gruppale e illustrare come il conflitto interetnico possa costituire talvolta una modalità difensiva nel funzionamento dei gruppi umani, specie quando è carente un’adeguata funzione istituzionale. Viene infine commentato il tentativo di soluzione non elaborativa adottato, sottolineando le possibili analogie con quanto riportato in recenti contributi, fondati su modelli matematici sofisticati, che considerano la presenza di confini scarsamente definiti tra gruppi vicini, ma divisi da cultura ed etnicità, come dati in grado di predire l’insorgenza di conflitti tra i gruppi stessi.  Continua a leggere