Articoli

PolifoniaCorpo

La pelle urla quello che la mia voce non sa esprimere

Abstract

La pelle in quanto prima immagine di noi stessi, primo contatto con il mondo esterno e con nostra madre, è un organo privilegiato nella vita relazionale.

Essa rivela ciò che accade dentro di noi, giacché è un organo visibile che arrossisce, impallidisce, suda, gela ecc. Rappresenta l’organo del tatto, foriero di sensazioni di vitale importanza. La pelle, specchio della nostra anima e dei nostri sentimenti, è una sorta di guscio materno e protettivo. Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

La cura del campo familiare: dal dialogo fra generazioni di terapeuti a quello con i pazienti contemporanei. Un progetto di ricerca clinica e di cura del soggetto e del suo campo familiare transgenerazionale.

Abstract

In questo testo trovano spazio le ricerche sul setting e sulle cure, operate da un gruppo di ricerca che ha lavorato sul rapporto fra mente estesa familiare e soggetto, dove la prima diventa  uno spazio ectopico di deposito di contenuti del soggetto. L’équipe funziona da contenitore per gli elementi che i soggetti del gruppo familiare hanno potuto affrontare solo mediante strategie difensive. Continua a leggere

MemoriaFuturo

Al di là del contenimento: la Prima Guerra Mondiale e le teorie psicoanalitiche di Wilfred Bion

Abstract

L’articolo considera gli scritti di Bion relativi alla Prima Guerra Mondiale, dal suo ritorno nel 1919 come soldato, ai suoi Settanta, come psicoanalista. Ci si domanda come e perché le memorie della guerra siano mutate nel tempo e si esplorano le connessioni fra le sue esperienze come comandante di carriarmati in guerra e il suo lavoro clinico di quarant’anni dopo. Il pensiero psicoanalitico di Bion condivide parecchio con i suoi contemporanei inglesi, come Winnicott e Bowlby nel porre al centro le relazioni familiari precoci e la relazione materna, ma questo reca anche tracce della sua guerra. Al fronte ovest durante gli anni 1917-18 Bion era stato esposto al medesimo genere di stati psicotici Continua a leggere

MagritteContenitore

Supervisione e consulenza psicoanalitiche: promuovere il contenimento e il sostegno nelle istituzioni

Abstract

La supervisione clinica dei casi, affiancata all’analisi personale e ai seminari teorico-tecnici (che insieme ad essa costituiscono il tripode classico del training), è una delle attività su cui si fonda la formazione degli psicoanalisti e degli psicoterapeuti. Da diversi anni, almeno in Italia, ‘supervisione’ è però anche il nome che viene dato a una pratica di lavoro di gruppo, a cavallo tra il compito formativo e quello consulenziale, che si svolge nelle istituzioni socio-sanitarie e che ha come destinatario non un singolo professionista, ma tutta l’équipe curante, un gruppo di lavoro oggi sempre più eterogeneo professionalmente e culturalmente, e sempre più spesso impegnato in un sistema a rete di servizi intercorrelati. Gli AA di questo contributo hanno sviluppato le Continua a leggere

MagritteContenitore

Il contenitore istituzionale nelle patologie gravi

Abstract

Il lavoro analizza l’incontro/scontro nelle istituzioni di cura tra unicità del processo di soggettivazione e dimensione intersoggettiva della sofferenza psichica. Per assicurare alle istituzioni un funzionamento terapeutico vengono indicati due importanti strumenti di Continua a leggere

MagritteContenitore

La lusinga simbiotica: le organizzazioni come contenitori difettosi

Abstract

Scopo di questo articolo è esplorare la psicodinamica della regressione nelle organizzazioni. Prima di tutto l’articolo presenta una breve critica degli approcci razionalistici e meccanicistici all’organizzazione e della loro disattenzione selettiva agli aspetti subliminali e inconsci della vita organizzativa, in particolare ai movimenti regressivi. Quindi viene esplorata l’associazione tra regressione psicologica e identità organizzativa, con particolare riferimento alla psicologia di gruppo. Poi viene presentato il concetto di lusinga simbiotica come metafora per comprendere la regressione collettiva. I membri reagiscono alle proprie ansie per il cambiamento nel lavoro negando le proprie differenze individuali e fondendosi psichicamente gli uni negli altri. Questa forma comune di ritiro regressivo in chi fa parte di un’organizzazione e si trova sotto stress minaccia la partecipazione, l’assunzione di decisioni consensuali, l’apprendimento e l’efficienza. Usando il concetto di “contenit Continua a leggere

MagritteContenitore

Sul concetto di “contenitore istituzionale”: Nota introduttiva

Abstract

Il tema di questo numero monografico è stato ispirato dall’ipotesi – che ha accomunato le esperienze di lavoro dei tre category del primo articolo – che l’oggetto delle cosiddette “supervisioni” nelle organizzazioni socio-sanitarie non sia tanto il caso clinico, o la qualità del servizio fornito, o il supporto allo staff curante , ma sia in effetti il contenitore istituzionale. Ritengo che questo discorso si possa estendere a tutte le organizzazioni sociali, anche a quelle del settore privato e commerciale, dove altre metodologie – consulenz Continua a leggere