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Gruppi in età evolutiva. UTET, Torino, 2000. MIGLIETTA D. (a cura di)

Il discorso sull’infanzia è stato affrontato da molti autori e da molti punti di vista: storico, antropologico, psicologico o più propriamente psicoanalitico, ma il libro “Gruppi in età evolutiva” propone una dimensione originale e innovativa. Dagli studi a cui ho fatto riferimento si evince la tendenza, nell’analisi del processo storico culturale, al passaggio da un’idea dell’infanzia, come contesto esistenziale non ancora definito, a nuovi approcci che mostrano non solo la specificità del mondo infantile, ma ne evidenziano la complessità. Questo si vede dalla mole di lavori di psicologia dello sviluppo, di psicoanalisi infantile e dalla ricchezza degli studi socio-antropologici sull’argomento. La tendenza, a Continua a leggere

GiocoLegame

La dimensione corporea nei gruppi di bambini

Abstract

Il lavoro si basa sui risultati di una ricerca clinica su gruppi aperti nell’arco di un quindicennio ai quali hanno partecipato bambini di differenti fasce di età. Nel gruppo con i bambini il linguaggio prevalente è quello primitivo del corpo, il cui alfabeto, rappresentato dalla sensorialità e dalla motricità, sollecita direttamente le emozioni: con i bambini è necessario ripartire da questo linguaggio arcaico delle azioni poiché il pensiero risulta invece assorbito dalle esplosioni motorie. La funzione alfa trasforma gli elementi beta in quelli che Bion chiama elementi alfa, vale a dire in quegli elementi psichici che hanno caratteristiche tali da poter essere utilizzati come pensieri. Il conduttore accoglie gli elementi beta, depurandoli degli aspetti angoscianti, e li restituisce ai bambini, fornendo loro in tal modo anche le basi della capacità di pensare. Il percorso trasformativo per i bambini si fonda anzitutto su questo passaggio dall’agire motorio alla capacità di descrivere ciò che si sente.  Si tratta quindi di prendere atto su come il narrativo nei gruppi di bambini si generi attraverso forme di contatto corporeo che spesso arrivano ai confini dell’agito. Di conseguenza la funzione del conduttore si deve fondare prevalentemente sulla capacità di trasformare il cinetico in scene. Continua a leggere

SeuratAdolescenti

L’adulto e il gruppo in età

Abstract

L’adulto, il bambino il ragazzo, l’adolescente, il gruppo, prospettive terapeutiche sull’incontro dell’adulto con i gruppi dell’età evolutiva, breve introduzione ai nostri lavori per articolare l’istituzionale, il Gruppale, l’individuale. Da molto tempo gli storici della psichiatria hanno notato il rapporto evidente fra la patologia individuale e la struttura sociale, anche se il sintomo individuale e il sintomo sociale non sono in rapporto lineare. Se si guarda alla clinica di oggi, per esempio a quelli che chiamiamo i casi limiti o a tutto quel che s’accompagna al tema della depressione, questi casi sono forse da considerare come il sintomo d’una sociétà senza progetto, senza speranza, se non quello d’una soddisfazione nell’immediatezza. Il sentimento che abbia Continua a leggere