Articoli

FunzioneSalute

Iscrizione all’interno della comunità. Note sull’approccio lacaniano al trattamento in gruppo della psicosi

Abstract

L’autore intende la psicoanalisi come esercizio spirituale e la colloca come base fondante della Comunità Terapeutica. Egli critica gli approcci contemporanei al trattamento della psicosi, poiché mettono in atto qualcosa di simile al desiderio di essere altrove -akēdia- sia per quanto riguarda le aspettative che l’incomprensione del ‘luogo’ della natura. Questo atteggiamento porta a un evitamento dell’essere-con la psicosi. Tali premesse aprono di fatto la discussione sulla necessaria formazione degli operatori di una comunità terapeutica che non può essere racchiusa nella parola training. La formazione degli operatori è nell’essere, nell’appartenere alla stessa comunità terapeutica e non può che far preciso riferimento ai concetti edipici di confine e di Legge.

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GiornateRomane

La formazione in Psicoanalisi Multifamiliare

Abstract

L’autrice pone l’accento sull’importanza della formazione per gli operatori. La formazione secondo una modalità che segue le linee teoriche esperenziali della psicoanalisi multifamiliare ideata da Garcia Badaracco.

All’interno di questo percorso propone due filoni che si intersecano tra loro, quello personale e curativo relazionale. Le riflessioni proposte partono dalla personale esperienza formativa fatta con Garcia Badaracco e Maria Elisa Mitre a Buenos Aires.

Si propongono le connessioni tra l’importanza della formazione e come questo si relaziona con il percorso curativo dei pazienti.

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MatisseFormazione

Presentazione, Gruppi omogenei a termine nella formazione e nella clinica medica

Sempre più di frequente le richieste di formazione alle dinamiche gruppali oggi riguardano aree di emergenza e di frontiera, dove sono necessari interventi mirati e limitati nel tempo; come scrivono Giannelli e Zucca “a nuove domande, nuove risposte”. Le istituzioni e le patologie emergenti non accettano tempi lunghi. Nel pubblico inoltre i gruppi di lavoro o di cura sono spesso caratterizzati dall’omogeneità. Omogenea può essere la richiesta da parte degli utenti (es. familiari di pazienti cardiopatici o affetti da malattia neoplastica che si riuniscono per affrontare i cambiamenti, le ansie e le angosce indotte dall’insorgere della malattia ; persone che hanno subito eventi traumatici che necessitano di una elaborazione; membri di un gruppo di lavoro accomunati dalla medesima richiesta formativa), omogenea può essere la diagnosi che caratterizza i membri del gruppo (diagnosi relativa a problemi psichici, somatici o psicosomatici) omogenee possono essere l’appartenenza di genere, la fase della vita da affrontare (adolescenza, vecchiaia) o le specifiche problematiche dei partecipanti al lavoro di gruppo.
I gruppi omogenei sono caratterizzati dalla facilitazione nei confronti dei movimenti fusionali a tutti i possibili livelli e da una maggior lentezza e resistenza Continua a leggere

Photolangage© e crisi istituzionale

Abstract

Riferiremo in quest’ articolo di un’esperienza d’utilizzo del gruppo di mediazione di Photolangage©, in occasione di un intervento di formazione in un istituto che attraversava uno stato di crisi. Continua a leggere

Senso

Corpi in gioco. Corporeità e sensorialità nell’esperienza con i gruppi di formazione

Abstract

In questo articolo vorremmo esplorare la dimensione sensoriale e corporea presente nel processo gruppale e attivata nella formazione. Con questo nostro contributo proponiamo le riflessioni nate all’interno delle sessioni di attivazione psico-corporea da noi condotte nell’ambito di un progetto formativo più ampio, articolato in più momenti gruppali. In particolare, la nostra attenzione è stata attivata dall’osservazione di come, nel setting gruppale, la comunicazione non avvenga solo attraverso la parola e l’ascolto ma che la percezione di elementi non-verbali possa sopraggiungere in modo potente: la vista e l’olfatto, ad esempio, poss Continua a leggere