Articoli

Jung, Bion e i fenomeni sociali: dinamiche intrapsichiche, interpsichiche, o altro?

Abstract

Questo articolo ripercorre l’evoluzione delle idee di Jung sul collettivo e quelle di Bion sui gruppi a partire dalle loro esperienze personali durante la Prima guerra mondiale e dei loro rispettivi studi di osservazione. Un confronto tra i rispettivi concetti di psicoide e di protomentale, fatto sulla base di Continua a leggere

EscherAdolescenti

Storie e gruppi terapeutici di adolescenti tra sogno e realtà

Abstract

Presentiamo l’esperienza di un gruppo terapeutico aperto per adolescenti dai 13 ai 17 anni, seguiti dalla UONPIA territoriale di Treviglio (BG) per disturbi della personalità antisociale, disturbi della condotta, disturbi dell’umore, talora associati a ritardi cognitivi lievi o disturbi di sviluppo pregressi. Il gruppo lavora con la tecnica della storia terapeutica e del linguaggio fotografico, con strumenti digitali comuni come telefoni cellulari o pc. In otto anni di lavoro sono stati coinvolti circa 80 adolescenti. Viene riportata una esemplificazione clinica del lavoro terapeutico di

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Campo

Riflessioni su un racconto: i processi di cambiamento e la riorganizzazione identificatoria

Abstract

Viene presentata una narrazione che non corrisponde ad una situazione analitica ma è testimonianza della necessaria presenza di un “altro” con capacità di Reverie, per poter contenere e creare uno spazio di significati che renderebbero possibile l’elaborazione e la rielaborazione dei fenomeni dell’esperienza vissuta in una trama simbolica. Il racconto riflette la storia e l’esperienza emotiva vissuta da un ragazzo di 19 anni nel momento storico che si riferisce al disastro dell’ordine economico, politico e sociale provocato dall’invasione nazista in Polonia.
La riflessione è focalizzata sul cambiamento psichico e sui processi di riorganizzazione identificatoria in esso implicati.
Sottolineiamo che questa storia non può essere compresa solamente attraverso un punto di vista intrapsichico, con le strutture e le funzioni ad esso pertinenti. Continua a leggere

Donne

Gruppi terapeutici femminili. Passato e Presente

Abstract

Come Gruppoanalista l’autrice fa riferimento alla Teoria dei Gruppi Interattivi di Ferdinando Vanni (1988, 1992). Secondo la teoria di Vanni i Gruppi Interattivi sono caratterizzati da scambi comunicativi interattivi fra i partecipanti.  In questi scambi emerge un sé “interattivo”: il “sé negli altri”. Questo “sé negli altri” si presenta come un sé indifferenziato che permette a parti della propria personalità di essere proiettate, rispecchiate o indotte negli altri. Il conduttore di un gruppo interattivo stimolerà perciò, in un primo momento, i feedback fra i partecipanti al fine di riconoscere proiezioni e induzioni. Continua a leggere

Donne

Gruppi di auto-aiuto con donne vittime di un’esperienza di violenza nell’ambito delle relazioni intime

Abstract

L’importanza “sociale” del dibattito circa il fenomeno della violenza all’interno delle relazioni intime (intimate partner violence) e le possibili forme di intervento proporzionabili a riguardo è ormai affermata all’interno dei vari ambiti scientifico disciplinari, tra cui quello psicologico. Continua a leggere

Presentazione, Gruppi per persone portatrici di disabilità intellettive

In questo numero sono presentati quattro articoli in cui gli category espongono differenti esperienze gruppali e terapie gruppali con persone portatrici di disabilità intellettuale. Tre degli articoli sono stati scritti da curanti che appartengono all’équipe dell’Unità di Psichiatria dello Sviluppo Mentale di Ginevra (UPDM – Unité de Psychiatrie du Développement Mental). Un articolo di carattere piu’ generale tratta dei dispositivi di cura e delle tecniche gruppali nell’ambito della UPDM. Un altro articolo descrive un gruppo di discussione e informazioni circa i trattamenti psicotropi. Il terzo articolo descrive un gruppo di discussione e di scambio, in forma volutamente di passatempo, allo scopo di concludere la settimana e di abbordare con meno timori il week end. Un quarto articolo e’ stato preparato dalla dr.ssa NN e si riferisce a una esperienza di gruppo educativo e di evoluzione verso l’autonomia, nell’ambito dell’associazione Cantallegra a NN. Continua a leggere

Psicoanalisi multifamiliare. A proposito della tecnica: contributo alle riflessioni sui gruppi di psicoanalisi multifamiliare nei CSM.

La proposta contenuta nelle riflessioni qui di seguito riportate, verterà su alcuni aspetti della clinica del gruppo multifamiliare (inteso secondo il modello proposto da G. Badaracco) ed , evidenziando elementi della clinica, vuole porre interrogativi relativi alla tecnica.
Voglio iniziare ricordando il mio “impatto” con l‟esperienza del gr. m.: impatto emotivo per l‟attivazione delle correnti emotive che il gruppo facilita, ma anche perché vi arrivavo senza la “mediazione” costituita dalle conoscenze teoriche relative a tale esperienza.
Nelle primissime fasi di avvio del gruppo (a quei tempi non vi partecipavo a causa dell‟esiguo numero di ore che caratterizza la mia attività di psichiatra presso la struttura pubblica) ho inviato numerosi pazienti sull‟onda di una disponibilità , una sorta di fiducia di base nei confronti del pensiero di Badaracco, che conoscevo soprattutto per i suoi lavori sulla psicosi, e naturalmente nei confronti del primario dell‟ambulatorio, A. Narracci. Continua a leggere

Il metodo Photolangage in un gruppo di mediatori familiari

Abstract

Il presente lavoro espone alcune riflessioni emerse dalla mia esperienza pluriennale di utilizzazione del Photolangage nei gruppi di formazione per mediatori familiari.
La scelta di usare tale tecnica all’interno dei percorsi di formazione deriva dal riferimento al modello teorico di interpretazione dei fenomeni di crisi elaborato d Continua a leggere