Articoli

MusicaGruppo

PER IL PIACERE Un processo associativo sonoro/musicale

Abstract

Il testo riporta un’esperienza di gruppo molto particolare: centrata sul suono, la musica, la relazione, secondo un funzionamento di libera associazioni. L’accento è messo sulla pratica musicale e il suo piacere, in gruppo. L’esperienza, tuttora in corso, dura da 17 anni, e interroga su ciò che fa sì che un tale gruppo “tenga”. La riflessione porta anche al

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PolifoniaCorpo

Lo psicoanalista e la lezione di yoga

Abstract

Questa dissertazione, centrata sul corso di Hatha yoga, sviluppa una riflessione a partire da tre domande iniziali, derivanti dalle letture e dalle pratiche dello yoga, l’esperienza del tappeto (da cui il titolo). Queste sono: l’attacco ricorrente dell’Ego, l’assenza del gruppo e l’assenza di sessualità, in una riflessione sull’insegnamento dello yoga. Durante questo viaggio è stata invitata la questione della

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PolifoniaCorpo

Gruppo a mediazione corporea per adolescenti che soffrono di obesità. Contenimento terapeutico al momento della perdita di peso

Abstract

La riflessione è centrata sull’utilità di un approccio psicoanalitico corporeo di gruppo, come una delle modalità di presa in carico dell’obesità nel momento della fase adolescente. In effetti, il gruppo a mediazione terapeutica può essere un supporto di contenimento per le adolescenti che soffrono di obesità, al momento della “perdita di peso”, nel quale presentano una carenza di transizionalità, di contenitore psichico, che si traduce in un’immagine inconscia del corpo turbolenta. Attraverso questo articolo metteremo

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PolifoniaCorpo

Da Soma a Psiche. Il viaggio dei Sapiens

Abstract per tutti i contributi

L’ipotesi psicoanalitica di Ferrari muove dall’idea che la psiche acquisisca dal corpo la spinta per la propria evoluzione. Da questa impostazione discende anche l’idea e che si possano creare equilibri disarmonici tra le componenti del sistema individuo, specialmente tra dimensione corporea e dimensione psichica tra loro in reciproca relazione e talvolta anche che un ritrovato equilibrio del corpo possa aiutare un percorso di recupero negli stati di sofferenza psichica. In questo quadro si colloca l’esperienza che Fausta Romano, sviluppa da tempo nella ricerca di pratiche che possano affiancare il percorso tra analista e analizzando. Dopo diversi tentativi, la pratica del Tai Chi Chuan, antica arte marziale cinese, in cui fond

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PolifoniaCorpo

“Il Sostegno oltre la distanza”: la nascita di un gruppo di lavoro e la sua funzione contenitrice. Nuovi setting nell’intervento psicologico in contesti di cura del Covid

Abstract

L’articolo presenta l’esperienza professionale ed emotiva del gruppo di lavoro di psicologhe impegnato nelle cure domiciliari e nella gestione dell’emergenza Covid 19.

L’impatto emotivo di eventi traumatici per il singolo e per la collettività necessita della strutturazione di un contenimento stratificato in più livelli. Continua a leggere

PolifoniaCorpo

Vissuti e fantasie fusionali nel gruppo analitico

Abstract
Il presente articolo vuole esplorare i livelli fusionali del gruppo analitico. Viene quindi riportata innanzitutto una definizione del concetto di fusionalità, tratta per lo più dal lavoro di Neri et al., (1990), per poi indagare i funzionamenti fusionali del gruppo psicoanalitico. Dato che queste concettualizzazioni sono ancora agli albori, è importante sottolineare che questo testo si pone come un iniziale spunto di riflessione che necessita sicuramente di un’articolazione più approfondita. Per questo motivo, l’autrice si concentra in buona parte sul materiale clinico emerso da un’analisi di gruppo, con la speranza di fornire suggestioni ed impressioni che possano costituire la base per un’evoluzione futura del concetto di fusionalità.

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“Un granello di sabbia in un’ostrica”. Recensione di Gruppo di Claudio Neri (1998) Londra e Philadelphia: Jessica Kingsley

Tradotto dall’italiano, 1995, da Trollope C.

ITALIANO – ENGLISH

Gruppo. Borla, Roma, (1995).
Le Groupe. Mànuel de psychanalyse de groupe. Dunod, Paris, (1997).
Grupo. Manual de psicoanlisis de grupo. Nueva Visión, Buenos Aires,(1997).
Group. Jessica Kingsley, London and Philadelphia, (1998).
Grupo. Imago Editora, Rio de Janeiro, (1999).

Ho iniziato a leggere questo piccolo volume nella serie InternationalLibrary of Group Analysis con interesse ed passione, imparando molto,riluttante a riporlo. In poco tempo mi sono trovata sovrastimolata, mentretentavo di aggiungere ed intrecciare concetti per me nuovi con ciò che stavogià scrivendo. Questo libro mi ha fatto pensare ad Continua a leggere

Un altro fenomeno di violenza: l’esperienza con le vittime della tratta

Dal 2007 al 2012 ho condotto un gruppo  per donne che vittime della tratta costrette alla prostituzione. Queste donne avevano subìto traumi catastrofiche estreme e prolungate. Erano state portate in Italia e poi vendute agli sfruttatori. Il loro documenti erano stati confiscati. Non conoscevano l’italiano. Alcuni di loro non sapevano nemmeno in che paese fossero. Non avevano nessuno idea dove andare per chiedere aiuto. Erano schiave.
Inoltre quando ‘lavoravano’, vivevano nel terrore: quando salivano in macchina con un cliente non potevano sapere se il cliente fosse violento o no. Per esempio R, una donna nigeriana, (userò solo l’iniziale dei nomi) è stata accoltellata 40 volte e lasciata per morta in mezzo alla strada.
I papponi imponevano un rapporto di dominio assoluto sulle ‘loro’ donne. Lo facevano attraverso botte, torture e stupri. Per esempio una delle donne, I. ha detto: “sapevi che se non guadagnavi abbastanza, quando tornavi a casa ti aspettava la bacinella d’acqua e gli elettrodi.” Quasi nessuna della donne sapevano cosa le aspettava una volta arrivata in Italia. Darò qualche esempio. Dopo che il marito aveva abbandonato lei e i tre figli, L., una donna peruviana, ha ricevuto una lettera dallo zio che si era trasferito in Italia. Ha promesso un lavoro in un Continua a leggere

GiocoLegame

Introduzione

Abstract

In questa introduzione, dopo una breve esposizione dei vantaggi e ambiti applicativi della psicoterapia di gruppo come metodo d’intervento in età evolutiva, vengono sintetizzati brevemente tutti gli articoli che compongono il volume. In questo modo viene data una visione d’insieme del contenuto, seguendo un filo conduttore che lega i diversi aspetti della terapia di gruppo con bambini e adolescenti approfonditi da ogni autore. Continua a leggere

GiocoLegame

I processi di identificazione nell’organizzazione gruppale

Abstract

La cornice gruppale crea un primo momento di angoscia identitaria, caratterizzata da uno stato di indifferenziazione nei membri del gruppo e la proiezione degli elementi scissi sia libidinali che agressivi.
Il gruppo si constituisce come oggetto reale che può essere investito e rappresentato dai suoi membri in quanto contenitore-ancora per le loro angoscie primitive.
I processi di identificazione, con il gruppo e con i suoi membri, possono istituirsi e fare evolvere l’individuazione psichica.

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GiocoLegame

Il Sé e gli Altri. Dal gioco di gruppo alla regolazione affettiva

Abstract

 In questo lavoro si approfondisce un aspetto a mio avviso di grande pregio della terapia di gruppo, ovvero la possibilità di fruire della presenza di più bambini contemporaneamente, che rende più semplice e immediato il manifestarsi di dinamiche relazionali disfunzionali che si accompagnano ai disturbi emotivi. Lo spazio gruppale si presta particolarmente favorevole alla riproduzione di situazioni interattive abituali del mondo quotidiano del bambino, che tramite la diretta osservazione e identificazione con i coetanei o con l’ausilio dell’ “interpretazione correttiva nel corso dell’azione disfunzionale” ad opera del terapeuta, può rimodellare i propri schemi di relazione. Si centra l’interesse su un duplice livello. Da un lato lo sviluppo delle abilità di socializzazione (empatia, comprensione, ascolto e confronto con gli altri), dall’altro su un versante più prettamente intrapsichico, sull’interiorizzazione di una maggiore funzione riflessiva come acquisizione dell’Io. La ripetizione di “esperienze di relazione correttive” favorisce infatti un migliore processo di riconoscimento, gestione e regolazione degli affetti, che sostiene la strutturazione di rappresentazioni interne positive del Sé stabili, arginando in ultima istanza il rischio psicopatologico nel lungo periodo Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

Il Sogno di Prometeo – La funzione trasformativa del sogno in un gruppo di pazienti con gravi patologie psichiche

Abstract

L’ipotesi che ha spinto il seguente articolo, nasce da una considerazione di sogni come supporti importanti per la trasformazione analitica. A partire da concetti bioniani, l’autore dimostra, utilizzando come esempio clinico di un gruppo di pazienti con gravi disturbi di salute mentale in cura in un ospedale giorno di servizio pubblico, come può portare una trasformazione nelle relazioni e ampliare la capacità di pensare emozioni lavorando sui sogni del gruppo.

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PsichiatriaGruppo

Il Gruppo con Pazienti gravi e dipendenti

Abstract

Il presente articolo si pone l’obiettivo di descrivere le specificità della conduzione e dei movimenti che caratterizzano un gruppo psicoterapeutico all’interno di una comunità terapeutica doppia diagnosi (Centro Ambrosiano di Solidarietà). Le caratteristiche e le dinamiche dell’istituzione, le peculiarità e la gravità dell’utenza comportano ricadute significative nel pensiero, nelle emozioni e nell’andamento stesso del gruppo.
Per meglio descrivere l’atmosfera di tale gruppo vengono anche riportati brevi estratti di sedute. Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

Aree di confine: l’esperienza di un gruppo di donne migranti. Dall’invisibilità alla nascita di uno spazio onirico

Abstract

Questo lavoro racconta l’esperienza di un gruppo terapeutico presso il Poliambulatorio di Opera San Francesco per i Poveri. Tale dispositivo è composto da donne migranti di diversa provenienza ed età e con differenti quadri clinici, accomunate da uno o più eventi traumatici. Negli anni, il gruppo ha sviluppato la possibilità di pensare e successivamente di sognare. Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

Nella mia mente, nella nostra mente

Abstract

Il lavoro parte da un’esperienza di conduzione di gruppo omogeneo con disturbi alimentari con la variante dell’inserimento di un soggetto di sesso maschile in un gruppo femminile.
Vendono presi in considerazione i fattori terapeutici di gruppo e le dinamiche di crescita emotiva dei pazienti e dei terapeuti.  Continua a leggere

Festim

Presentazione del numero del journal telematico Funzione Gamma, sul tema de: Le differenti applicazioni del dispositivo del gruppo, all’interno di istituzioni cliniche, sociali ed organizzative (a cura di) Sabrina Di Cioccio

Qual è l’attualità della pratica con i gruppi, nel 70° anniversario della pubblicazione dell’articolo di Bion e Rickman, sull’esperienza tenuta a Northfield?

Quali sviluppi hanno potuto prendere avvio dalla portata pioneristica di quella ricerca, le cui basi furono gettate proprio a partire dal riconoscimento della scoperta freudiana, scoperta senza precedenti dell’inconscio?

Qual è ad oggi la costante che permette ai clinici delle più diverse formazioni specialistiche, di dialogare e dibattere sulle funzionalità di un dispositivo nato per far fronte alle difficoltà poste dal contenitore istituzionale?

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Festim

Le attività di gruppo nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura

Abstract

In tutti i paesi occidentali si è imposto il modello della psichiatria territoriale (Community Psychiatry): in questo modello gli obiettivi dei reparti per acuti- Psychiatric Emergency Services-, sono lentamente passati da quelli storici del con-trollo dell’agitazione, della rabbia, e della disperazione con il contenimento delle ma-nifestazioni più disturbanti sul piano sociale, tralasciando diagnosi e valutazione delle cause della crisi, a quelli attuali che misurano la qualità e il successo di un ricovero non sul numero di pazienti visitati e stabilizzati ma affidati invece con successo, a progetti di cura a lungo termine. Continua a leggere

Festim

Perché la psicoanalisi nel tempo della povertà?

Abstract

Il gruppo psicoanalitico è caratterizzato da un lavoro auto-rappresentativo: tutto ciò che avviene nel gruppo è materiale per la messa in senso del gruppo stesso. Pensieri, affetti, espressioni somatiche, suoni, rumori, etc. tendono a formare un tessuto multidimensionale che con felice espressione, Francesco Corrao ha chiamato <<contesto autointerpretantesi>> (Corrao, 1979). In tal senso il gruppo non può che essere delimitato operazionalmente dal setting che ne stabilisce i limiti ma è al contempo in relazione dinamica con i livelli di realtà nei quali è immerso.
In questo lavoro tento di individuare alcuni momenti di fondazione del modello nato dalle esperienze di Bion per mettere in evidenza, nel caso di gruppi attivi in contesti istituzionali, l’importanza presente sin dalle origini, di una prospettiva di campo in cui l’atto clinico non sarà mai un’operazione tecnica avulsa dall’istituzione ma parte integrante di essa. Continua a leggere

GruppoAdozioni

Incontrarsi altrove. Il gruppo nell’adozione

Abstract

In questo articolo, dopo brevi considerazioni sulle caratteristiche del percorso formativo “verso ed oltre l’adozione” e dopo una testimonianza personale che vuole dare voce ai bambini incontrati in alcuni istituti ucraini, vengono commentate le conseguenze del trauma dell’abbandono. Viene in seguito presa in esame la modalità gruppale che può essere fruttuosamente utilizzata nell’ambito della formazione all’adozione, in tutte le sue fasi e con i vari attori dell’iter adottivo. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

L’arca di Noè: scenari onirici sognati da un gruppo di donne in gravidanza

Abstract

L’autore esplora come la preoccupazione materna primaria, collocata a metà tra lo psichico e il somatico possa esprimersi durante la gestazione mediante il sogno nel gruppo come un livello fantasmatico che preannuncia la trasformazione dalla gravidanza al parto-separazione e alla presentazione del bambino all’ambiente. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Krista: una donna con più di trent’anni in un gruppo di pazienti borderline

Abstract

L’autore tratta diverse tematiche relative alla possibilità clinica di elaborazione del lutto nel paziente borderline e del suo trattamento all’interno del gruppo terapeutico. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Pensiero mitico, gruppo, pazienti gravi

Abstract

L’organizzazione contemporanea è sottoposta a grande tensione. Gli individui stanno soffrendo. Arrivano puntuali al lavoro, ma il loro impegno sempre più spesso rimane a casa. Secondo me, c’è un bisogno cruciale di creare uno spazio per la riflessione, di guardarsi dentro, promuovere l’immaginazione e l’intuizione, facilitare il sognare. Probabilmente queste parole sono un anatema per tanti dirigenti dinamici, ma le organizzazioni che falliscono in questo obiettivo, secondo me sono a rischio. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Sogno, mito e verità traumatica nel gruppo terapeutico

Abstract

Attraverso i miti e le pratiche rituali che ne derivano “il religioso primitivo addomestica la violenza, la regola, la ordina e la incanala allo scopo di usarla contro ogni forma di violenza propriamente intollerabile” (Girard, 1972): il mito nasce come antidoto del trauma, e della sua destabilizzante reiterazione all’interno delle collettività arcaiche. E’ allora lecito pensare che l’utilizzo narrativo del mito nella piccola comunità del gruppo terapeutico veicoli con sé ancor oggi l’ancestrale memoria delle sue originarie funzioni generative di legame e di senso per i primi raggruppamenti sociali, e sia perciò dotato, proprio nel contesto gruppale, di un’insostituibile potenza trasformativa. La trattazione è sostenuta da una esemplificazione clinica. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Ensoñacion e funzione gamma del gruppo nella costruzione di sogni e miti

Abstract

Con questo lavoro vorrei dare un contributo per una miglior comprensione di alcuni fenomeni mentali, individuali e gruppali, all’origine della costruzione di sogni e miti. Il vertice di osservazione nasce dalla mia e Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Pensiero mitico, gruppo, pazienti gravi

Abstract

Sono descritte due funzioni principali del mito nel lavoro di gruppo: la funzione comunicativa e quella finalizzata a trasmettere elementi che il pensiero razionale non può completamente trasportare. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Gruppo, istituzione e malattia

Abstract

E’ considerata dall’autrice la funzione specifica del gruppo che affronta la malattia organica, che tende a produrre rappresentazioni fantasmatiche ad essa collegate. Tale funzione sembra soprattutto legata al bisogno di rappresentare gli avvenimenti interni al corpo, dare loro una forma e un’espressione comunicabile, dotarli di un senso condivisibile e mentalizzabile. L’analisi di alcuni processi e sogni di un gruppo terapeutico svolto nel contesto ospedaliero con pazienti affette da neoplasia mammaria consente Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Presentazione: Mito, Sogno e Gruppo 2

Il n. 10 di Funzione Gamma completa e conchiude un trittico, esprimendo una realtà densa di significato e di salienza clinica. Perchè l’aver associato “sogno”,”mito” e “gruppo” consente di stabilire tra queste variabili rapporti reciproci, atti ad una sintesi che eccede il contingente, il qui ed ora, il puro dato ecologico, per assurgere ad una etologia che si allarga a sfere indefinite. Secondo questa prospettiva sognare non basta; perchè il “sogno”, preso in isolamento si conchiude in un circolo ermeneutico che piega la parabola della vita, trasformandola in cerchio ripetitivo di se stesso. A sua volta il “mito”, se inteso come barriera del sogno, del pensare e dell’immaginare allo stato nascente, si rivela come un “passaggio all’atto” Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Dalla trottola alle parole: conduzione e trasformazione in un gruppo terapeutico di bambini.

Abstract

Nella mia esperienza con i gruppi di bambini (età di inizio: 4-5 anni, bambini con un livello intellettivo nei limiti della norma e con blocchi evolutivi più o meno gravi: a volte viene inserito anche un bambino con struttura psicotica di personalità) ho rilevato che i conduttori svolgono funzioni diverse, a seconda del momento del gruppo, funzioni che cercherò di illustrare attraverso la storia di questo gruppo.
Vorrei specificare che tali funzioni in un modello di sviluppo a spirale si intersecano e si sovrappongono permettendo al gruppo di bambini il passaggio, e l’integrazione, da modalità di comunicazione sensoriale, motoria, corporea degli affetti a modalità di comunicazione verbale, utilizzando come ponte la transizionalità del gioco.
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SeuratAdolescenti

Finzione e realtà per la coppia terapeutica

Articolo già pubblicato sul Quaderno n. 14 – luglio-dicembre 2001 dell’Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell’Adolescente di Milano edito dagli Istituti Poligrafici Internazionali Pisa-Roma

Abstract

La necessità di avere precisi limiti di tempo e un luogo in cui i processi possono essere contenuti è un requisito fondamentale per l’esperienza di gruppo. Vale a dire che un setting stabile con chiari limiti di tempo e di spazio deve venire rispettato e offerto all’esperienza di gruppo e alla mente della coppia di terapeuti. Il gruppo consente all’adolescente alcuni importanti movimenti dinamici, rendendo possibile lo spostamento sul gruppo dei pari dei conflitti di dipendenza infantile irrisolti Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Il terapeuta e il gruppo d’adolescenti devianti

Abstract

Ho scelto di parlare di un reato sessuale, perché mi sembra particolarmente interessante seguire l’elaborazione che ha avuto in gruppo un reato contro la persona e non contro la proprietà, che rappresenta il più diffuso tipo di reati degli adolescenti.
E’ anche interessante per descrivere la difficoltà della posizione del terapeuta che non solo rappresenta un adulto nei confronti degli adolescenti, ma anche una donna di fronte a maschi. Continua a leggere