Articoli

EscherAdolescenti

Adolescenza, adolescenti e nuove rappresentazioni nel sistema famiglia

Abstract

Il tema trattato in questo articolo riguarda la questione di ciò che comporta all’interno del sistema famiglia il periodo adolescenziale dei figli. Con le radicali trasformazioni corporee e psichiche dei figli adolescenti i genitori si trovano sospinti verso la necessità di rinegoziare tutto il proprio mondo relazionale e le proprie rappresentazioni: il loro modo di rappresentarsi in relazione con se stessi e con l’altro, con il figlio e con il loro essere figli, con il proprio modo di rappresentarsi sul piano dell’identità di genere. La turbolenza delle trasformazioni adolescenziali si riverbera in una profonda turbolenza delle figure genitoriali e nella misura in cui gli adulti riescono ad elaborare questa fase critica della vita, potranno anche accompagnare ed affiancarsi alle manifestazioni più o meno disarmoniche del figlio adolescente. Il contributo è preceduto da una premessa che fornisce la cornice teorica di riferimento per la lettura dei fenomeni descritti. Da un lato la teoria della complessità, la filosofia costruttivista e il concetto di auto riflessività, e dall’altro il riferimento ad una ipotesi psicanalitica che permette di ripensare la questione della relazione tra corpo e mente,

Continua a leggere

Osservazione

L’approccio psicoanalitico dell’osservazione del neonato nella famiglia cosa fornisce al gruppo?

Abstract

L’autore spiega perchè l’osservazione del neonato nella famiglia, secondo il metodo di Esther Bick, rappresenta una risorsa per il lavoro associativo e la psicanalisi gruppale.
Illustra innanzitutto i differenti tipi di osservazione, per situare poi questa procedura al fianco di un processo soggettivante e ricorda l’importante ruolo dell’osservazione nella clinica istituzionale.

Presenta in seguito questa particolare formazione analitica, che segue la nuova concezione di M. Klein riguardo l’origine del transfert e le prime relazioni oggettuali infantili. I differenti tempi costituenti questo metodo, quello della trascrizione a posteriori di ciò che si è osservato e quello del lavoro associativo dei vari punti di vista durante una tavola rotonda, sono anch’essi al servizio del posizionamento che l’osservatore dovrà effettuare all’interno di una famiglia in cui è appena nato un figlio.

Continua a leggere

GiocoLegame

Introduzione

Abstract

In questa introduzione, dopo una breve esposizione dei vantaggi e ambiti applicativi della psicoterapia di gruppo come metodo d’intervento in età evolutiva, vengono sintetizzati brevemente tutti gli articoli che compongono il volume. In questo modo viene data una visione d’insieme del contenuto, seguendo un filo conduttore che lega i diversi aspetti della terapia di gruppo con bambini e adolescenti approfonditi da ogni autore. Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

Psicoanalisi Multifamiliare: Relazione sulla Teoria della Malattia e della Cura

Abstract

Il documento riassume il nucleo della teoria proposta da psicoanalista argentino Jorge García Badaracco. Egli considerava la  psicosi come esito di interdipendenze reciproche folli che hanno luogo principalmente all’interno dell’ambiente familiare del paziente. è descritto il setting terapeutico derivato dalla teoria di Badaracco, secondo il quale  lavorare con i gruppi multifamiliari psicoanalitici è il modo più efficace per comprendere e smantellare le trame patogene.
Il compito intrapreso nell’ultimo decennio da un gruppo psicoanalisi multifamiliari nel Centro Psicoanalitico per la ricerca e l’assistenza (CPSEA) è quindi delineato.
Vengono proposti due casi clinici che presentano patologie molto diverse, uno seguito da dieci anni e l’altro da qualche anno, che corroborano la teoria di García Badaracco. Il primo, un caso di disabilità intellettiva (sindrome di Down), che poteva essere visto chiaramente come esito di un ambiente familiare soffocante la soggettività del paziente. Nel secondo caso invece  il gruppo multifamiliare dà il suo contributo quando agisce in maniera terapeutica empatica a fronte di una situazione di violenza sociale derivata da una storia dolorosa di abbandono con conseguente impotenza emotiva traumatica.

Continua a leggere

Campo

Il trauma nella nascita: caduti dal nido

Abstract


La nascita prematura è un fatto traumatico.
Il mio contributo propone di esplorare le innovazioni e le situazioni inedite, generate dai progressi tecnici, che mettono in evidenza gli elementi fondamentali per la sopravvivenza psichica del vincolo madre-figlio. In analogia con i racconti infantili sui nidi distrutti e gli uccelli salvati da folletti o fate, che li ricongiungono con i genitori, l’alta tecnologia e i neonatologi sarebbero gli attuali rappresentanti di questi salvatori. Come vivono i genitori questa situazione? Come si elabora? Continua a leggere

PieroSogno

Sognare e pensare di gruppo: la nascita del mito

Abstract

Il considerare il gruppo e l’individuo come punti diversi di un continuum permette il superamento di una presunta dicotomia ontologica tra individuo e gruppo, dal momento che l’individualità specificamente umana può essere intesa in termini relazionali così che Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Il sogno, il gruppo e il pensiero. Riflessioni a proposito di un sogno di D. Anzieu

Abstract

I rapporti tra il pensiero, il soggetto, il gruppo e il sogno. Partendo da una lettura di un sogno di D. Anzieu dato nel contesto di un colloquio e pubblicato, l’ auto Continua a leggere

BionPaint

Bion all’asilo-nido. Tre tappe di una teoria intersoggettiva

Abstract

L’autore analizza l’evoluzione delle opere di Bion prendendo in considerazione la relazione fra intersoggettività e simbolizzazione. Tre libri connotano tale evoluzione : Esperienze nei gruppi, Apprendere dall’esperienza, e Attenzione e Interpretazione. L’intersoggettività è dapprima il campo della simbolizzazione e diviene in seguito la condizione di una simbolizzazione specifica, primitiva, Continua a leggere

Lo sguardo nella rielaborazione dell’immagine di sé in un gruppo a mediazione Photolangage

Abstract

La partecipazione dell’autice per un anno ad un gruppo Photolangage, presso il reparto psichiatrico di un ospedale diurno di Lione, la ha portata a sviluppare una riflessione sulla funzione dello sguardo nella rielaborazione dell’immagine di sé specificatamente con que Continua a leggere

Senso

Empatia e intersoggettività nella psicoterapia di gruppo. Condivisione del dolore e neuroni specchio

Abstract

L’ipotesi principale dell’autore è che l’intersoggettività sia alla base della formazione e del mantenimento del piccolo gruppo, che è anche il luogo ove i disturbi dell’intersoggettività possono meglio manifestarsi ed essere affrontati. Viene privilegiata una concezione prelogica e automatica di intersoggettività in continuità con la teoria dei neuroni specchio che meglio si presta a descrivere i fenomeni di condivisione del dolore nel piccolo gruppo. L’autore quindi cerca di valutare la congruenza delle attuali concezioni neurofisiologiche con la teoria del campo di derivazione bioniana. Al posto del concetto di gruppo come un tutto viene proposta una visione spaziale multidimensionale sincrona sul modello di Matte Blanco che va al di là dell’antinom Continua a leggere

MiroMente

L’incontro con l’altro nella relazione di coppia: il luogo della reciprocità

Abstract

La tesi che abbiamo perseguito in questo saggio vuole, appunto, mettere in evidenza le caratteristiche della “coppia” come uno dei luoghi privilegiati nel quale osservare le modalità attraverso cui i partner, in virtù di continui processi regolativi non-consci, giungono a far esistere una terza dimensione, un campo, la loro stessa relazione che in quanto oggetto proprio e condiviso, al confine tra il Sé e l’Altro, si costituisce come un terzo polo regolativo che può essere riconosciuto come proprio da entrambi i membri della coppia e restituire loro in tal modo un senso di coerenza interna. Continua a leggere

MiroMente

Fantasie, miti e sogni come testimonianze della gruppalità psichica della famiglia

Fantasie, miti e sogni a testimonianza della gruppalità psichica familiare”. L’autrice presenta il modo in cui le fantasie, i miti e i sogni siano strutture psichiche che appartengono all’inconscio individuale così come alla gruppalità psichica familiare, soprattutto per la loro universalità e in riferimento alle origini. Lavorano come organizzatori familiari, che circolano attraverso i legami familiari e indicano la natura, la forza e lo sviluppo di questi ultimi. Resi specifici dal mutuo scambio conducono all’interno dell’inconscio di due o più persone, compresi i bambini, i legami mostrano svariate modalità di funzionamento intersoggettivo. Il concetto di intersoggettività è relativamente recente in psicoanalisi e sembra essere illuminante rispetto alla gruppalità psichica familiare. Alcuni esempi clinici ci sono dati dalla terapia psicoanalitica familiare, in modo da illustrare come il gruppo risuona di fantasie, di miti e di sogni consentendo che vengano messi in comune e condivisi, in tal modo aiutano a costruire il senso del sé della famiglia e il suo contenitore psichico. Grazie ai movimenti di transfert e al controtransfert, il gruppo psichico-famiglia acquista produttivamente le sue competenze metaforiche, mitopoietiche e creative mentre gioca con queste strutture mentali. Continua a leggere

MiroMente

Per una terza topica dell’intersoggettività e dell’individuo all’interno dello spazio psichico comune e condiviso

Abstract

La questione di una terza topica fu un tema forte dell’ultimo Congresso degli psicoanalisti di area francofona. Il dibattito che sta alla sua base conduce essenzialmente alle relazioni tra la configurazione del mondo interno di un soggetto e le relazioni ch’egli ha intrattenuto con i suoi primi altri, i genitori, la famiglia. Bisogna sottolineare che questo punto di vista teorico è focalizzato sulla pratica della cura individuale. Dal momento in cui il dispositivo psicoanalitico si estende a situazioni plurisoggettive, come il gruppo, la famiglia, la coppia e le istituzioni, lo spazio psichico che vi si sviluppa ha una realtà specifica, comune e condivisa fra i soggetti che compongono queste entità. Dalle mie prime ricerche sull’apparato psichico gruppale (Kaës,1976) ho iniziato a costruire una terza topica fondata sull’articolazione fra la realtà psichica comune e condivisa, il mondo interno del soggetto singolo e lo spazio del legame fra i soggetti. Questa terza topica è diventata necessaria per rendere ragione del modo secondo cui il soggetto si forma nell’intersoggettività come soggetto dell’inconscio, e della parte che questo soggetto prende nella formazione della realtà psichica comune e condivisa Continua a leggere

MagritteContenitore

Il contenitore istituzionale nelle patologie gravi

Abstract

Il lavoro analizza l’incontro/scontro nelle istituzioni di cura tra unicità del processo di soggettivazione e dimensione intersoggettiva della sofferenza psichica. Per assicurare alle istituzioni un funzionamento terapeutico vengono indicati due importanti strumenti di Continua a leggere

RembrandtPsicodramma

Il lavoro dell’intersoggettività nell’eleaborazione dell’esperienza traumatica attraverso lo psicodramma

Abstract

In questo articolo è descritto come l’elaborazione di un’esperienza traumatica massiva possa trovare sostegno e risorse nel processo psicoanalitico dello psicodramma di gruppo.
Le caratteristiche della situazione psicoanal Continua a leggere