Articoli

Oblio. Il valore del negativo in psicoterapia fra C.G. Jung e W. R. Bion

Abstract

L’articolo tenta di tracciare un possibile percorso che attraversa gli scritti di due grandi psicoterapeuti: C. G. Jung e W. R. Bion, a partire dal valore dato, da entrambi, al termine “oblio” nella pratica terapeutica.
Il presupposto iniziale fa riferimento al pensiero di L. Wittgenstein e afferma che non si possa prescindere da una considerazione etica nell’esaminare le loro idee. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

La rappresentazione drammatica e i sogni nei piccoli gruppi

Abstract

L’ autore mette in relazione il sogno ad una produzione tipicamente di gruppo, la rappresentazione drammatica e prova a dimostrare le similitudini e le differenze tra le due. L’ autore prende in considerazione il pensiero di Anzieu (1963),che  ha sottolineato le equivalenze tra il piccolo gruppo e il sogno. Un gruppo sarebbe, in un certo senso, un sogno sognato dai vari sognanti. Continua a leggere

Migrazioni

Transitare da Babele a Pentecoste

Abstract

Incontrarsi a Babele rimanda all’incontro che avviene oggi con persone con le quali il linguaggio verbale non è luogo di condivisione, ma di presunta impossibilità di comunicare, dove si incontra un dolore che non ha diritto ad essere né pensato né parlato. Dove è necessario avviare una Pentecoste: un incontro in cui, come nel famoso racconto degli Atti degli Apostoli , ognuno possa comprendersi al di là delle diverse lingue. Nell’articolo, che rappresenta un ampliamento di un lavoro pubblicato nel testo curato da M.Curi Novelli “Lavorare con il gruppo specializzato. Continua a leggere

GauguinAnoressia

Ripensando alla terapia di gruppo per pazienti anoressici

Abstract

Quest’articolo presenta un approccio all’attività coi gruppi di pazienti anoressici attraverso la decodificazione del linguaggio primitivo concreto in qua Continua a leggere

sogno e gruppo

La comparsa del sogno in un gruppo di bambini

Abstract

L’autrice considera l’uso “efficace” della metafora nel gruppo dei bambini perché essa mette i soggetti in relazione cognitiva ed emotiva: “Il pensiero metaforico rappresenta un particolare modo di ottenere una maggiore comprensione “(Black, 1962-77) e assume un valore cognitivo evolutivo per lo sviluppo delle idee e del linguaggio. L’intervento analitico sviluppa nel gruppo il pensiero metaforico e promuove l’insiemità spazio-temporale per qualcosa in attesa di essere narrato. Nel gruppo di bambini, alla ricerca del linguaggio, l’efficacia della metafora è Continua a leggere