Introduzione al numero su “Gruppo e Rito”
Il piccolo gruppo psicoanalitico è esso stesso un rito che contiene le angosce individuali, consente di affrontarle nel gruppo, fornisce un’appartenenza e una possibilità di mutamento. Un paziente diceva, rivolto ai compagni, “noi non siamo sfigati, abbiamo il gruppo”. Il rito è accentuato dalla dimensione gruppale. L’appartenenza al gruppo consente di recuperare la propria storia infantile, di condividerla, anche quando è drammatica. In un gruppo il racconto di abusi sessuali subiti fu preceduto da un sogno in cui la paziente era nuda, sotto il cappotto, e commentando il sogno disse: “ora ci spogliamo tutti”. Le esperienze simili degli altri fanno sentire più umani, il rispecchiamento del gruppo, moltiplicato dai vari componenti, consente di sentirsi riconosciuti e con un valore. Le carenze vengono viste come riparabili, il gruppo fornisce l’esperienza di oggetto-sé, cioè la funzione di sostegno al sé, che era stata insufficiente.