Articoli

GiornateRomane

Gruppo di conduzione in Psicoanalisi Multifamiliare: Setting e controtransfert

Abstract

In questo scritto si vogliono mettere in evidenza alcune peculiarità della psicoanalisi multifamiliare con lo scopo di stimolare pensiero, riflessioni condivise e ricerca. Non si pretende in alcun modo di esaurire un compito che sarebbe

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Contributi della psicoanalisi allo studio del gruppo

Collana Individuo e Gruppo diretta da S.Marinelli

Introduzione

Giulio Cesare Zavattini

Nel lontano 1935 Balint (Balint, 1935) chiedeva che fosse prestata più attenzione allo sviluppo delle relazioni oggettuali, nel senso che tutti i termini e i concetti psicoanalitici, a eccezione di “oggetto” e di“relazioni oggettuali” si riferirebbero all’individuo da solo,segnalando i limiti di una tradizione di lettura della personalità centrata su ciò che si chiama one-body-psychology , ossia la focalizzazione sulle caratteristiche della mente individuale vista come a sé stante rispetto non solo al contesto, ma anche al tessuto di relazioni che circonda una persona.

Sono note le trasformazioni di questa modellistica nel movimento psicoanalitico che a partire dalle teorie delle relazioni oggettuali ha rivisto ampiamente il paradigma freudiano sino ad arrivare alle recenti posizioni intersoggettivistiche (Mitchell, 2000) in cui viene ripreso il quesito relativo al rapporto tra la configurazione del mondo interno e quella che potremmo chiamare la natura e sviluppo delle relazioni interpersonali (Beebe, Lachman,2002).

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PsichiatriaGruppo

La cura del campo familiare: dal dialogo fra generazioni di terapeuti a quello con i pazienti contemporanei. Un progetto di ricerca clinica e di cura del soggetto e del suo campo familiare transgenerazionale.

Abstract

In questo testo trovano spazio le ricerche sul setting e sulle cure, operate da un gruppo di ricerca che ha lavorato sul rapporto fra mente estesa familiare e soggetto, dove la prima diventa  uno spazio ectopico di deposito di contenuti del soggetto. L’équipe funziona da contenitore per gli elementi che i soggetti del gruppo familiare hanno potuto affrontare solo mediante strategie difensive. Continua a leggere

MatisseFormazione

Il lavoro di gruppo con il personale infermieristico in un reparto di osservazione psichiatrica acuta

Abstract

Ho cercato di delineare in questo articolo alcuni aspetti psicodinamicamente rilevanti del lavoro di gruppo che gli Infermieri svolgono con i loro pazienti in un Reparto di Osservazione Psichiatrica Acuta. Ho riassuntoalcuni dei temi piu’ importanti che sono emersi nel Gruppo di “Staff Support”. In particolare, ho mirato a focalizzare sulle complesse relazioni tra lo staff e i pazienti, cosi’ come esse possono essere vissute dal punto di vista delle fantasie inconsce degli infermieri, delle loro ansieta’ e delle loro difese. Continua a leggere

MatisseFormazione

Psicoterapie di gruppo: a nuove domande nuove risposte

Abstract

Gli category indicano come uno specifico dispositivo di gruppo per adolescenti (GRF Gruppo per la Ripresa delle Funzioni) possa costituirsi come una nuova risorsa terapeutica a disposizione degli operatori, con la sua specificità. Essa è costituita, oltrechè dal setting gruppale quale scenario simbolopoietico e luogo ove rendere pensabile ciò che non lo è stato sino a quel momento, dalla durata temporale definita, dai bassi investimenti transferali generazionali sul terapeuta, dalla tensione prospettica positiv Continua a leggere

Migrazioni

Musica, contesto e cultura: contributi della ricerca etnomusicologica alla ricerca in ambito musicoterapeutico

Abstract

Questo articolo indaga il rapporto fra musicoterapia ed etnomusicologia perché, se l’utilizzo della musica per scopi terapeutici è una pratica antica, varia e diversificata, anche la pratica musicoterpeutica attuale è incredibilmente varia, ed anche se negli ultimi 50 anni si è costituita come disciplina autonoma sempre più scientificizzata, (grazie ai contributi delle neuroscienze, della medicina, della psicologia…) non per questo è rimasta immune dai suoi retaggi ancestrali. La terapia musicale si basa, infatti, sulla “umanità della musica”, vale a dire su ciò che nella musica c’è di universalmente umano, che coivolge il corpo, la mente, lo spirito e le emozioni in un’ottica globale. Continua a leggere