Scena primaria, il gruppo analiticamente orientato e le configurazioni edipiche
Abstract
Questo scritto si propone di evidenziare come i mutati contesti sociali abbiano potenzialmente modificato le fantasie e i vissuti relativi alla scena primaria e alle configurazioni edipiche, riducendo lo spazio alla immaginazione e ai processi di soggettivazione, con il rischio di ricadute negative sia a livello del soggetto sia delle sue modalità relazionali. L’autrice sostiene che il gruppo analiticamente orientato possa essere quell’ambito che permette il recupero di un pensare immaginifico e creativo, capace di nutrire il soggetto e ampliarne le modalità relazionali, senza cadere nell’errore di scambiare la parte con il tutto e di aderire a pregiudizi omologanti.
Il gruppo, infatti, porta i partecipanti a rivisitare le tappe essenziali dell’esistenza, a rivedere le proprie fantasie sulla sessualità, sui rapporti fra le generazioni e sugli aspetti transgenerazionali, insieme a tutta la complessità delle configurazioni edipiche attuali. La possibilità di affrontare gli aspetti mortiferi che attraversano la tragedia edipica,