Articoli

GiornateRomane

Il processo terapeutico di un paziente difficile spiegato con lo schema di psicoanalisi multifamiliare di Jorge Garcia Badaracco

Abstract

L’autrice espone il processo terapeutico intrapreso con un paziente borderline. L’analisi individuale affiancata da gruppi di psicoanalisi multifamiliare ha consentito un lavoro ampio, non solo nella stanza d’analisi ma il poter “contare con” il gruppo. Vengono descritti i concetti base della psicoanalisi multifamiliare, la concezione della malattia mentale come condensazione di vissuti di situazioni traumatiche e dolorose, la condivisione e la virtualità sana. Si sottolineano

Continua a leggere

GiornateRomane

Il transfert. Nuove prospettive nella clinica del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare

Abstract

Secondo l’Autore, nel Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare, l’incontro con l’altro può avvenire, inalmente, in forma libera e reciproca fra terapeuta e paziente: non c’è più bisogno di trovare la casella teorica nella quale far rientrare il paziente. Il GPMF è in grado di prevenire l’insorgenza di interdipendenze patologiche e patogene tra pazienti e terapeuti.

Continua a leggere

GiornateRomane

Terapeuti sufficientemente buoni

Abstract

Sappiamo che il soggetto nasce e si sviluppa nella relazione con gli altri, in modo sano come nello sviluppo della malattia mentale. A partire da questa prospettiva, il ruolo del terapeuta non si limita a lavorare al servizio di una tecnica, ma a prendere in considerazione i bisogni del paziente per arrivare, partendo da questo, a favorire il nuovo sviluppo mentale sano. Vari fattori della personalità del terapeuta, fattori che entrano in gioco nel lavoro con il paziente grave, la trasparenza sufficiente, insieme con l’approccio psicoanalitico multifamiliare di questo tipo di patologia, nel contesto di coterapia, attraverso un clima di sicurezza, fiducia e vicinanza,con una costanza obiettiva che permette la

Continua a leggere

Osservazione

L’approccio psicoanalitico dell’osservazione del neonato nella famiglia cosa fornisce al gruppo?

Abstract

L’autore spiega perchè l’osservazione del neonato nella famiglia, secondo il metodo di Esther Bick, rappresenta una risorsa per il lavoro associativo e la psicanalisi gruppale.
Illustra innanzitutto i differenti tipi di osservazione, per situare poi questa procedura al fianco di un processo soggettivante e ricorda l’importante ruolo dell’osservazione nella clinica istituzionale.

Presenta in seguito questa particolare formazione analitica, che segue la nuova concezione di M. Klein riguardo l’origine del transfert e le prime relazioni oggettuali infantili. I differenti tempi costituenti questo metodo, quello della trascrizione a posteriori di ciò che si è osservato e quello del lavoro associativo dei vari punti di vista durante una tavola rotonda, sono anch’essi al servizio del posizionamento che l’osservatore dovrà effettuare all’interno di una famiglia in cui è appena nato un figlio.

Continua a leggere

RembrandtPsicodramma

Il luogo clinico comune della psicoanalisi e dello psicodramma

Abstract

La discussione proposta nell’articolo, interroga psicoanalisi e psicodramma circa la possibilità di riconoscere un luogo clinico unico al di là della differenza dei procedimenti. Lo psicodramma è così presentato nella capacità di promuovere la rielaborazione di una qualsiasi situazione clinica, al fine di riattivare in un contesto clinico ulteriore, quanto di non detto e¬ non visto è rimasto della situazione precedente.

Scarica l’intero articolo in pdf